CORSO ONLINE: Operatore di Stimolazione Cognitiva della persona con Demenza
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Tipologia
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Livello
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Metodologia
Online
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Ore di lezione
24h
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Durata
Flessible
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Emagister.it aggiunge al suo portale una nuova proposta di IGEA, CORSO ONLINE: Operatore di Stimolazione Cognitiva della persona con Demenza.
Negli ultimi anni si è assistito ad una maggiore diffusione delle terapie non farmacologiche nella cura della persona con Demenza. Queste comprendono diversi approcci di stimolazione cognitiva, comportamentale ed ambientale accomunate dall’obiettivo principale di ri-attivare e potenziare il funzionamento cognitivo e sociale per rallentare i processi di declino cognitivo. In particolare la terapia di stimolazione cognitiva ha mostrato risultati di efficacia terapeutica nella cura delle persone con demenza soprattutto nelle fasi lievi e moderate della malattia.
Il programma di stimolazione cognitiva è estremamente flessibile e può essere rivolto al singolo o al gruppo, può essere proposto con esercizi carta e matita o davanti al computer, può essere condotto a domicilio o all’interno di istituzioni. Da diversi decenni viene applicata la terapia di ri-orientamento alla realtà, meglio conosciuta con l’acronimo ROT, finalizzata a migliorare l’orientamento della persona rispetto al tempo, allo spazio e a sé stessi. Per arrivare ad oggi con la Cognitive Stimulation Therapy (CST) l’unico trattamento con basi scientifiche ed evidenze di efficacia che promuove la qualità di vita della persona con demenza e di chi se ne prende cura.
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Profilo del corso
Questo corso intende fornire le informazioni e gli strumenti utili a effettuare una preliminare e valida diagnosi differenziale attraverso l’utilizzo delle principali batterie di screening del funzionamento cognitivo per la demenza e far conoscere e saper mettere in pratica le principali tecniche di stimolazione cognitiva a seconda del caso clinico.
Il corso è rivolto a tutte quelle figure professionali che operano nei servizi rivolti a persone anziane, con particolare riferimento a: educatori, fisioterapisti, psicologi, ecc.
Al termine del corso verrà rilasciato un attestato di formazione.
Da oltre 10 anni IGEA è attiva con ottimi risultati nella formazione. I corsi di formazione di IGEA si caratterizzano per l'alta qualità dei contenuti e della formazione, risultato di una attento processo di selezione dei docenti e di cura nella realizzazione dei contenuti. I corsi online di IGEA sono disponibili per sempre e l'allievo può seguire le lezioni per innumerevoli volte, anche a distanza di tempo. La formazione di IGEA, anche online, è mirata al SAPER FARE, con l'obiettivo finale di accrescere le competenze degli allievi, spendibili subito professionalmente.
Subito dopo aver ricevuto la tua richiesta la segreteria di IGEA ti contatterà per rispondere a tutte le tue domande e guidarti nella procedura di iscrizione e di pagamento.
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Materie
- Stimolazione Cognitiva2
2 alunni hanno indicato di aver acquisito questa competenza
- Demenza
- Demenza senile
22 alunni hanno indicato di aver acquisito questa competenza
- Decadimento cognitivo lieve
11 alunni hanno indicato di aver acquisito questa competenza
- MCI
- Valutazione neuropsicologia
- Depressione
- Alzheimer
22 alunni hanno indicato di aver acquisito questa competenza
- Disturbi cognitivi
22 alunni hanno indicato di aver acquisito questa competenza
- Psicosi
Professori
Marilena Consalvo
Psicologa
Ha conseguito la laurea triennale in Scienze psicologiche dell’intervento clinico presso l'Università degli Studi di Urbino e successivamente ha preso la laurea Specialistica in Neuropsicologia e Recupero Funzionale nell'arco della vita presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Ha poi preso un diploma Master di II livello in Neuropsicologia Clinica. Attualmente svolge la libera professione come esperta in Neuropsicologia dell’adulto e della terza età.
Programma
INTRODUZIONE
La demenza riguarda un invecchiamento patologico e non fisiologico dell’individuo in esponenziale aumento nel nostro paese, per questo recentemente si è aperta la strada anche a trattamenti non farmacologici incentrati sulla valorizzazione della persona in quanto tale. Dunque in questo corso verrà trattata la stimolazione cognitiva, che consiste nell’esercitazione delle abilità preservate della persona con demenza in fase lieve-moderata; ne consegue che l’operatore addetto al trattamento dovrà essere una figura in grado di differenziare la demenza da altre patologie ed essere pronta a progettare un intervento idoneo per il paziente.
MODULO I
Nel primo modulo viene data una definizione di demenza e si analizzano i sintomi cognitivi, non cognitivi e la perdita funzionale che la rappresentano; successivamente si affronterà il decadimento cognitivo lieve (MCI) e infine si effettuerà una diagnosi differenziale tra la demenza, la depressione, il delirium e lo stato confusionale acuto.
Lezione 1 - La Demenza
Nella prima lezione si definisce il termine demenza, che prende il nome dal suo scopritore Alois Alzhaimer, come una globale, cronica e irreversibile perdita delle funzioni cognitive, accompagnata da una modifica del comportamento e della personalità dell’individuo. In seguito la patologia verrà analizzata in base alla presenza di una compromissione del quadro strumentale o disesecutivo; all’età di esordio; all’eziologia; alla prognosi (quando è possibile); alla differenza con altri quadri patologici e ai fattori di rischio e protettivi.
Lezione 2 - Sintomi cognitivi della Demenza
Nella seconda lezione si affrontano i sintomi cognitivi della demenza, dove per cognitivo si intende tutto ciò che consente di relazionarci al mondo circostante. Tra questi abbiamo la memoria (amnesie), l’attenzione, il linguaggio (afasie), il movimento (aprassie), il riconoscimento (agnosie) e l’orientamento. I disturbi conseguenti alla demenza dovranno essere considerati in progressione nel corso della malattia e non come un processo tutto-nulla.
Lezione 3 - Sintomi non cognitivi della Demenza
Nella terza unità si studiano i sintomi non cognitivi della demenza, ossia gli aspetti comportamentali e cognitivi; tra questi ultimi saranno analizzati i deliri, le allucinazioni, gli errori di identificazione, i sintomi depressivi, ansiosi e di apatia. Invece a livello comportamentale si affronterà il vagabondaggio, l’agitazione psicomotoria, le reazioni catastrofiche, la disinibizione, i disturbi del sonno e dell’alimentazione. La presenza di questi sintomi inciderà sulla qualità della vita del malato e del caregiver.
Lezione 4 - Sintomi funzionali della Demenza
Nella quarta unità vengono trattati i sintomi funzionali che riguardano la perdita di autonomia del soggetto con demenza. La loro presenza è una condizione senza la quale non si può effettuare la diagnosi; in primis verranno perse le funzioni sociali-culturali (ad esempio la lettura di libri), in seguito quelle strumentali (per esempio l’uso del telefono) e infine lefunzioni di base come la capacità di vestirsi.
Lezione 5 - Le principali forme cliniche di Demenza
La quinta unità analizza le principali forme cliniche di demenza ossia: la demenza di Alzhaimer, la demenza fronto-temporale, la demenza vascolare, la demenza a Corpi di Lewy e come queste si differenziano in base all’esordio, ai segni fisici e all’evoluzione della malattia.
Lezione 6 - Prima della Demenza: MCI
La sesta lezione si occupa di spiegare il quadro clinico che precede l’insorgenza della demenza, ovvero il decadimento cognitivo lieve (MCI). In un primo momento ne verrà data una definizione per poi descriverne le varie tipologie. Riconoscere precocemente l’MCI sarà fondamentale sia per una diagnosi precoce sia per l’intervento.
Lezione 7 - Pseudodemenza depressiva e delirium
Questa unità si occuperà di distinguere la demenza dalla pseudo demenza depressiva e dal delirium. In un primo momento si analizzerà la nascita del termine pseudo demenza depressiva, i criteri per definirla e gli aspetti in comune tra depressione e demenza; successivamente verrà definito il delirium con i suoi criteri diagnostici. Infine verrà effettuato un confronto tra demenza, depressione e delirium in base all’esordio, alla durata, al decorso, allo stato di coscienza della persona, ai deficit cognitivi, alla presenza di psicosi e alla reversibilità del quadro.
MODULO II
Nella seconda parte del corso si definiscono i principali approcci non farmacologici; dopodiché verranno approfonditi la ROT (terapia di orientamento alla realtà) e la CST (terapia di stimolazione cognitiva) sia per il singolo soggetto che per il gruppo.
Lezione 1 - Introduzione alle Terapie non Farmacologiche della Demenza
Nella prima lezione del secondo modulo si studieranno gli approcci non farmacologici e come questi possano intervenire su diversi fronti della demenza; successivamente verranno elencati gli obiettivi che questi interventi si prefiggono ossia il mantenimento delle funzioni preservate, la tutela dell’autonomia dell’individuo e la promozione dell’adattamento alla malattia. Infine saranno esposti i vantaggi nell’utilizzo degli approcci non farmacologici.
Lezione 2 - Principi base della Stimolazione Cognitiva
Questa unità tratta gli obiettivi principali della stimolazione cognitiva, cioè il potenziamento cognitivo unito a un intervento nella sfera emotiva-comportamentale; in seguito analizzerà i suoi principi base: rispetto del setting, disabilità in eccesso, protesicità limitata, validità ecologica delle attività, motivazione del paziente, ragionamento concreto, puntare su abilità iperapprese, alleanza terapeutica, attività senza sconfitta, non infantilizzare, modalità implicita, livello di stimolazione, neuroplasticità celebrale e riserva cognitiva.
Lezione 3 - Come progettare un intervento di Stimolazione Cognitiva
In questa lezione si vedrà come progettare un intervento di stimolazione cognitiva. Con il termine progetto si indica un’idea creata specificatamente per un individuo, tenendo in considerazione le sue abilità residue, le sue preferenze e la sua cultura. Le fasi principali di un progetto di stimolazione cognitiva dovranno essere tre: la valutazione cognitiva preliminare, l’intervento di stimolazione e la rivalutazione.
Lezione 4 - L'intervento di Stimolazione Cognitiva individuale
Nella quarta unità del secondo modulo si esaminano le indicazioni per il trattamento di stimolazione cognitiva individuale: quando è preferibile proporlo, formalizzare l’intervento con un progetto, come strutturarlo in base alle esigenze dell’individuo, i consigli operativi, gli atteggiamenti che l’operatore deve tenere, l’importanza della comunicazione verbale e non verbale.
Lezione 5 - L'intervento di Stimolazione Cognitiva di gruppo
Questa lezione riguarda il trattamento di stimolazione cognitiva di gruppo. Si vedrà quali sono le differenze rispetto a quello individuale, cosa implica la sua creazione, quando è preferibile usarlo, come progettare un intervento di stimolazione cognitiva di gruppo, il materiale che l’operatore dovrà preparare e alcuni accorgimenti utili.
Lezione 6 - Protocollo base di Valutazione Multidimensionale
Questa lezione presenta un protocollo di valutazione multidimensionale per realizzare un intervento di stimolazione cognitiva. Inizialmente si sofferma sul significato di valutazione multidimensionale e sulla definizione del setting; successivamente proporrà un protocollo di valutazione che esamina le funzioni cognitive attraverso il Mini Mentale State Examination(MMSE), il comportamento con l’NPI e lo stato funzionale con le scale che valutano le attività di base (AADL), strumentali (IADL) e avanzate (ADL). Infine verrà introdotta la Clinical Dementia Rating Scale (CDR), importante per valutare la fase di demenza.
Lezione 7 - Protocollo di Terapia di Orientamento alla Realtà
In questa unità è presentato il protocollo di terapia di orientamento alla realtà (ROT) che ha lo scopo di riorientare il paziente attraverso una stimolazione continua e una ripetizione delle coordinate spazio-temporali personali. Inizialmente verranno esposti i principi base, gli obiettivi che si pone, i criteri di inclusione ed esclusione; dopodiché la ROT sarà divisa nel protocollo formale o di classe (presenta due livelli) e informale detto anche delle 24 ore. Per concludere verranno elencati i vantaggi e i punti critici della ROT.
Lezione 8 - Terapia di Stimolazione Cognitiva
Questa lezione tratta la terapia di stimolazione cognitiva (CST) che segue un approccio centrato sulla persona e si basa su una ridefinizione del concetto di demenza, considerandola come il risultato dell’interazione di cinque fattori. In seguito si porrà l’attenzione verso l’apprendimento multisensoriale della CST e verso gli obiettivi che si prefigge.
Lezione 9 - Terapia di Stimolazione Cognitiva di gruppo
In questa lezione viene proposto il protocollo di stimolazione cognitiva di gruppo suddividendolo in un protocollo di base e in uno di mantenimento. Si indagherà verso chi è rivolta la CST, chi può guidarla e i principi di conduzione del gruppo. Successivamente si analizzerà il protocollo nello specifico, proponendo anche un esempio di sessione; infine verrà spiegato il protocollo di mantenimento.
Lezione 10 - Terapia di Stimolazione Cognitiva individuale
L’ultima lezione espone la terapia di stimolazione cognitiva individuale divisa in due livelli di difficoltà. Prima di tutto si darà qualche suggerimento per la conduzione, poi verranno analizzati gli obiettivi che la terapia si pone e i principi che, chi conduce, deve tenere a mente; infine si evidenzieranno i vantaggi della terapia.
Conclusioni
Lavorare con una patologia neurodegenerativa non è semplice, ma allo stesso tempo è stimolante perché permette di incoraggiare le potenzialità dell’individuo che molto spesso non sono considerate; dunque è consigliabile intervenire anche a livello psicosociale oltre che con la terapia farmacologica.Hai bisogno di un coach per la formazione?
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