Storia e geografia dello spazio ex sovietico

Il conflitto in Ucraina ha riportato l’attenzione dei media e della comunità internazionale sull’ex spazio sovietico, quell'unità geoculturale a cavallo tra Europa e Asia su cui la storia zarista prima e quella sovietica poi hanno agito da collante. Si tratta di una costellazione di Paesi che da sempre ruotano attorno al perno russo, ricchi di materie prime e risorse energetiche, con culture, anche politiche, per lo più sconosciute agli occidentali e dai complessi rapporti con i grandi vicini, siano essi il Pakistan, la Mongolia, l'India o la Cina.

La presa di Kabul da parte dei Talebani il 15 agosto 2021 ha colto di sorpresa le società occidentali, che forse credevano ancora nella possibilità di poter “esportare” certi modelli e applicarli a realtà nettamente diverse da quelle in cui questi si erano sviluppati. È stata ignorata la storia afgana, e sono stati dimenticati i dieci anni in cui, tra il 1979 e il 1989, Mosca era rimasta impantanata nelle sabbie mobili di Kabul, con la comparsa dei primi Mujaheddin. Insomma, abbiamo chiuso gli occhi sulla realtà di questa porzione di spazio ex sovietico e sulle sue peculiarità. Alcuni mesi dopo, l’invasione dell’Ucraina è stata accompagnata da molti altri dubbi, equivoci ed errate interpretazioni su quella che è la società russa e, in generale, sul background culturale in cui la figura di Putin si è affermata.