Teatro
-
Mi sono divertita, ho vinto la mia timidezza, mi sento più sicura, w il teatro!
← | →
-
Sono felice di avere fatto questo corso di tre anni
ho avuto grande soddisfazione di recitazione
ha migliorato le mie relazioni
← | →
Corso
A Firenze
Hai bisogno di un coach per la formazione?
Ti aiuterà a confrontare vari corsi e trovare l'offerta formativa più conveniente.
Descrizione
-
Tipologia
Laboratorio
-
Luogo
Firenze
-
Ore di lezione
70h
Obiettivo del corso: CORSO DI FORMAZIONE PER ATTORI TEATRALI. Rivolto a: uomini e donne di tutte le eta'.
Sedi e date
Luogo
Inizio del corso
Inizio del corso
Profilo del corso
motivazioni diverse: stare in mezzo alla gente, giocare, terapia, vincere la timidezza, per liberarsi da inutili blocchi
Opinioni
-
Mi sono divertita, ho vinto la mia timidezza, mi sento più sicura, w il teatro!
← | →
-
Sono felice di avere fatto questo corso di tre anni
ho avuto grande soddisfazione di recitazione
ha migliorato le mie relazioni
← | →
Valutazione del corso
Lo consiglia
Valutazione del Centro
Nada Torrini
CRISTINA BOIUTI
Programma
SCUOLA DI TEATRO
Laboratorio
Chi almeno una volta nella vita non ha sognato di salire su un palcoscenico per interpretare la parte di qualche famoso personaggio dello spettacolo o semplicemente per dare libera espressione ad una propria nascosta passione per l’arte drammatica?
Il laboratorio teatrale “Teatro Nuovo” propone, infatti, corsi triennali di recitazione e dizione per aspiranti interpreti di ogni età.
“Laboratorio”, appunto, che trae la propria ragione di esistere in quel mutuo scambio in cui entrano con forza le esistenze di coloro che ne fanno parte: l’idea di un confronto prima di tutto con se stessi. E così le differenze, le motivazioni, le aspirazioni o più semplicemente le diverse identità finiscono per riassumersi e valorizzarsi in un contesto unico.
Luogo di incontro, dunque, di gioco e soprattutto ragione per interrompere la trama del quotidiano, ragione per inventare tempi e spazi nuovi. E non è poco.
Le motivazioni della frequenza possono essere le più disparate: “ Mi piace stare in mezzo alla gente” – Il teatro è un gioco e noi giochiamo così poco – Per me è una terapia – Ritrovo la creatività che avevo dimenticato di possedere – Oggi mi sento più aperto verso gli altri – Dovevo vincere la mia timidezza – Ho bisogno di credere in me stesso – Ho sempre desiderato esibirmi – Un modo giusto per socializzare con le persone – Un modo giusto per ravvivare il funzionamento della memoria – Perché sul palcoscenico si annullano tutte le differenze, età compresa – Per liberarmi da inutili blocchi”.
Molti allievi ritroveranno una passione giovanile abbandonata o torneranno a coltivare una scelta artistica che le diverse opzioni della vita avevano portato a trascurare o a lasciare. Laboratorio teatrale, dunque, come occasione di conoscenza delle proprie possibilità espressive, non più come semplici fruitori, ma come protagonisti.
Tecnica vocale e Dizione
Il lavoro sulla voce ha inizio da una completa acquisizione dei meccanismi che presiedono al processo di respirazione.
Una serie di esercizi conducono al superamento di tensioni e rigidità, avviano l’allievo a muovere i primi passi verso la più corretta “respirazione diaframmatica”.
Una seconda fase ha come oggetto il potenziamento della voce e il raggiungimento di una stabilità e continuità nell’emissione vocale.
La dizione diventa materia di studio attivo tramite una serie di esercizi di fonetica articolatoria ed emissione vocale. L’allievo inizia a distinguere i suoni tonici, assumendo fonemi “aperti” e “chiusi” e la fisiologica impostazione per una corretta pronuncia: dalle semplici vocali ai gruppi consonantici più complessi.
La successiva evoluzione degli esercizi e l’applicazione degli stessi ai testi oggetti di studio, sono finalizzate al miglioramento di debolezze derivanti da particolari inflessioni o cadenze.
Movimento
Prendere coscienza del proprio corpo, prendere coscienza dello spazio, prendere coscienza del proprio corpo nello spazio. In questi tre concetti si può riassumere il lavoro sulla dinamica dell’attore in teatro.
Tramite esercizi mirati ed improvvisazioni libere e guidate l’allievo viene indotto alla percezione dell’agire quotidiano e alla cognizione della propria fisicità oltre al controllo e alla misura del movimento.
Parallelamente è condotto il lavoro sullo spazio, mai assunto come “vuoto”, ma piuttosto come elemento al quale l’allievo adegua e modifica la propria presenza.
Recitazione
Forse più corretto sarebbe stato scrivere educare al pensiero…alla parola…al gesto, o più semplicemente educare all’emozione giacché non crediamo alla recitazione quale mero evento “tecnico”.
Il laboratorio vuole, prima di tutto, essere guida per conoscere se stessi, per conoscere le proprie capacità di analisi, per non smettere un attimo di interrogarsi e di interrogare, di osservare, di assorbire, di osare, per mettersi in gioco e soprattutto per sbagliare e per non aver timore o pudore dei propri errori.
Il laboratorio è una struttura aperta, gli allievi sono continuamente incitati al dialogo. Solo così si possono offrire quegli strumenti affinché si possa costruire il proprio “teatro”, forgiare un proprio metodo, acquisire la consapevolezza delle proprie potenzialità e, modellandole, crescere. Tornano alla mente parole mai dimenticate…”Il teatro nessuno lo insegna…lo s’impara!”
Improvvisazione
Stimolo dei meccanismi creativi. Viene proposto un lavoro di ricerca e di stimolazione dei processi creativi in modo da spostare idealmente la propria condizione di attore e quella di attore/autore.
Creazione collettiva. Vengono analizzate le regole ed i procedimenti che favoriscono l'improvvisazione tra due e più attori, l'ascolto e la disponibilità verso l'altro.
Creazione della struttura. Nella fase finale del lavoro, le capacità creative individuali e la disponibilità verso gli altri attori vengono messe al servizio della creazione di una struttura globale, di uno sviluppo narrativo e drammaturgico dell'improvvisazione.
In quest'ultima fase non si è più solo attore/autore/regista di se stesso, ma indirizza questa funzione a tutto il gruppo
Il corso
L’insegnamento segue prevalentemente il “Sistema Stanislavskij” l’unico, a nostro avviso, che riesce a garantire dei risultati artistici apprezzabili in quanto si basa essenzialmente sull’ineludibile esperienza umana. Durante il corso, comunque, saranno presi in esami anche altri metodi didattici.
Il corso ha durata triennale. Il metodo didattico è prevalentemente a carattere di laboratorio per cui tutte le fasi saranno accompagnate da esercitazioni pratiche, non trascurando, naturalmente, la storia, lo studio della grammatica e del linguaggio teatrale.
La supervisione del corso è del regista della compagnia stabile del Teatro Nuovo “IL Grillo”, Raul Bulgherini coadiuvato da altri docenti, quale Jey Natelle diplomato all'accadiama di New York Le lezioni si terranno sia presso i locali del teatro, che presso i locali del Circolo Arci Lippi.
Infine, il laboratorio ospiterà anche personaggi già affermati nel mondo dello spettacolo, che porteranno la loro esperienza diretta come importante contributo ad incontri e dibattiti e che costituiranno un’indispensabile integrazione alle consuete lezioni.
SAGGIO DI FINE ANNO: ALLESTIMENTO DI UNO SPETTACOLO COMPLETO CON COSTUMI E SCENOGRAFIE ORIGINALI.
Il saggio sarà effettuato nel mese di giugno
Costo del corso euro 15,00 iscrizione costo mensile 60,00
LUNEDI’ 17 OTTOBRE 2011 ore 21,00
PRIMA LEZIONE DIMOSTRATIVA GRATUITA
Ulteriori informazioni
estivo
Alunni per classe: 10
Hai bisogno di un coach per la formazione?
Ti aiuterà a confrontare vari corsi e trovare l'offerta formativa più conveniente.
Teatro