Vira Nritya Yoga - La Danza dell' Eroe

“Se accade che il clamore del mondo

soffochi la nostra voce interiore,

vuol dire che è giunto il momento

della lotta: dobbiamo risvegliare il

“Guerriero della luce” che dorme

in ciascuno di noi…”

Paulo Coelho

In tempi remoti gli esseri umani

avevano accesso a un bagaglio di

sensazioni maggiori rispetto a quello

di gran parte dell’umanità odierna.

La civilizzazione, il progresso, la tecnologia

e la decadenza di uno stato

di coscienza più affinato, hanno fatto

sì che l’uomo atrofizzasse la capacità

ricettiva dei propri sensi. Il nostro

occhio, dicono, vede attualmente

48 colori, prima ne distingueva

molti di più; Il nostro udito

sente solo una infima parte dei

Suoni del Mondo; eppure i suoni

Una delle qualità che un guerriero

deve possedere è quello di avere i

sensi totalmente sviluppati.

Tutta la sua vita è affidata ai suoi

sensi.

“Il Guerriero dello Spirito, impara

a vedere e sentire molto di più: il

suo udito vede i Suoni e il suo occhio

sente i Colori. Saldamente insediato

nell’Invariabile Mezzo egli

è l’Uomo Vero, Figlio del Cielo e

della Terra: cosí lo descrive la Tradizione.”

(René Guénon)

Vira nritya yoga Il sentiero del guerriero

La nostra Via non è di tipo ascetico/

meditativo, ma una via pratica in cui

l’individuo non si allontana dalla realtà

in cui è immerso, ma al contrario in

questa realtà egli si cala con tutti i suoi

sensi come un guerriero si cala nella

battaglia e acuendo tutti i suoi sensi

cerca di scovare il nemico che si nasconde

oltre il velo dell’apparenza smascherando

i trucchi ingannevoli di

“Maya”e conquistare coime nel mito

dell’eroe l’eternità del tempo riconoscendo

la filiazione con l’assoluto che

dorme nel suo cuore. E’ la via del cammino

autodeterminato, in cui si impara

a cavalcare il proprio ego come un

destriero purosangue e con esso combattere

le battaglie della vita per servire

l’evoluzione spirituale propria e della

realtà in cui si vive. Essa si sviluppa

sul piano personale come lotta interiore

per sottrarre il proprio “Sé” ai meccanismi

che imbrigliano la vita trascinandola

verso il basso materialistico

illudendoci con un alto ingannevole e

illusorio.