Wired to connect: un approccio polivagale alla vita
Corso
Blended a Caserta
Hai bisogno di un coach per la formazione?
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Descrizione
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Tipologia
Corso
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Modalità di studio
Part-time
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Metodologia
Blended
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Lingue
Italiano
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Luogo
Caserta
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Ore di lezione
35h
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Durata
12 Giorni
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Invio di materiale didattico
Sì
Nei suoi 12 incontri, Wired to connect: un approccio polivagale alla vita ti prende per mano e ti accompagna ad appropriarti di quel bagaglio di conoscenze e abilità contenute nella Teoria Polivagale.
Il corso bilancia finestre teoriche e attività pratiche ed è sostenuto da accurate illustrazioni che facilitano l’apprendimento.
La struttura dell’intero percorso è a domino: ogni sessione si basa sulla precedente, e tutte seguono il filo dei principi cardine della Teoria Polivagale.
Al termine di ogni incontro saranno rilasciate slide, dispense e tutti i materiali necessari alla realizzazione degli homework. Inoltre, ogni partecipante riceverà una copia del manuale Wired to connect - La Teoria Polivagale in pratica (Erickson, 2023) dove, oltre alla parte teorica, viene spiegato dettagliatamente ogni incontro. Questo faciliterà l’apprendimento e la partecipazione al corso. All’interno del volume sarà disponibile un link attraverso cui scaricare disegni, schede di lavoro, chanting, humming, singing, ecc.., per poter rendere più coinvolgente la partecipazione e successiva conduzione dei gruppi. È previsto l'accreditamento di 20 crediti ECM.
Sedi e date
Luogo
Inizio del corso
Inizio del corso
Profilo del corso
Il corso è concepito per aiutarti a conoscere meglio il tuo sistema nervoso e la maniera in cui quest’ultimo risponde ai segnali di pericolo o sicurezza, mobilitando risposte fisiologiche che hanno specifiche conseguenze sulla tua mente e sul tuo corpo.
Il corso è aperto a tutti coloro che sono interessati ad applicare alla propria vita i principi della Teoria Polivagale, e/o a utilizzarla con i loro pazienti nel contesto di una terapia individuale o di gruppo.
Il corso, e relativo protocollo, è stato ideato e sviluppato dalla dott.ssa Antonella Montano e ispirato alla Teoria Polivagale di Stephen Porges.
Compilazione e firma del modulo d'iscrizione ed invio, insieme alla copia del bonifico che attesta il pagamento dell'iscrizione, via mail a formazione@istitutobeck.it
Opinioni
Materie
- Psicologia
- Polivagale
- Nervo vago
- Neurocezione
- Stati autonomici
Professori
Antonella Montano
Psicoterapeuta, Antropologa. Direttrice dell’Istituto A. T. Beck
Psicoterapeuta, Antropologa. Direttrice dell’Istituto A. T. Beck di Roma, Docente supervisore AIAMC (Associazione Italiana di Analisi e Modificazione del Comportamento), Membro dell’International Association for Cognitive Psychotherapy (IACP) e dell’ACT (Academy of Cognitive Therapy).
Programma
Alcuni di noi o qualche nostro paziente potrebbero dover affrontare le sfide legate all'ansia e alla depressione, il loro sistema nervoso reagisce attivandosi nel sistema simpatico quando sono ansiosi o nel dorsovagale quando sperimentano tristezza. La teoria polivagale si rivela molto efficace per rispondere a tali sfide e ripristinare il benessere psicologico e, anche per coloro che hanno subìto un trauma, risulta adatta e risolutiva.
La versatilità della teoria polivagale, infatti, la rende applicabile a una vasta gamma di disagi psicologici, offrendo benefici tangibili e spendibili da subito. La sua efficacia nell'indurre cambiamenti positivi nel sistema nervoso rende la terapia polivagale uno strumento potente ed efficace per migliorare la qualità della vita dei pazienti in modo rapido ed efficiente.
Ulteriori informazioni
La Teoria Polivagale, parte dall’assunto che tutti possediamo un sistema di sorveglianza che agisce al di sotto del nostro cervello pensante: la neurocezione. Possiamo immaginare la neurocezione come un set di antenne presenti in ogni cellula del nostro corpo costantemente al lavoro per scandagliare: · Il nostro ambiente interno, cioè le sensazioni fisiche, le emozioni e i pensieri
· L’ambiente esterno vale a dire quello che accade al di fuori di noi
· Lo spazio interpersonale, ossia gli altri intorno a noi Lo scopo di questa incessante attività di monitoraggio è quello di rilevare indizi di sicurezza o pericolo.
Perché è importante riconoscere il funzionamento della neurocezione? Perché in questo modo diventa possibile, non solo imparare a mappare i tuoi stati di attivazione, ma anche apprendere a modularli intenzionalmente e a dimorare in quella condizione di sintonizzazione con te stesso e il mondo fuori di te, da cui assaporare il senso vero dell’esistenza.
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