Valutazione psicomotoria e applicazione pratica di test evolutivi

Corso

A Milano

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Descrizione

  • Tipologia

    Seminario

  • Livello

    Livello avanzato

  • Luogo

    Milano

  • Ore di lezione

    16h

  • Durata

    2 Giorni

Obiettivo del corso: Oltre alle competenze del neuropsichiatria infantile e dello psicologo è, ormai da più di 30 anni, entrata nell'iter diagnostico la figura dello psicomotricista. proveniente da Scuole di Formazione Psicomotoria spesso con impostazione professionale marcatamente differenziate. La realtà del bambino e dell'adolescente, essendo frutto di un lungo e complesso evolvere segnato dal vissuto di eventi. Rivolto a: Il Seminario è indirizzato a neuropsichiatri infantili, psicologi, psicomotricisti, terapisti della neuropsicomotricità dell'età evolutiva.

Sedi e date

Luogo

Inizio del corso

Milano
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Viale Marche 93, 20159

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Opinioni

Materie

  • Valutazione bambini problematici
  • Valutazione inizio terapia psicomotoria

Professori

Roberto Carlo Russo

Roberto Carlo Russo

Prof.

vedi in www.csppi.it

Programma

Valutazione Psicomotoria. Protocollo di osservazione, di valutazione e di applicazione pratica di test specifici.

Oltre alle competenze del neuropsichiatria infantile e dello psicologo è, ormai da più di 30 anni, entrata nell'iter diagnostico la figura dello psicomotricista. proveniente da Scuole di Formazione Psicomotoria spesso con impostazione professionale marcatamente differenziate. La realtà del bambino e dell'adolescente, essendo frutto di un lungo e complesso evolvere segnato dal vissuto di eventi e dall'interazione con i modelli parentali e sociali, necessita di una conoscenza approfondita delle problematiche evolutive, delle competenze relative all'età, della conoscenza delle fondamentali basi dei processi neuropsicologici, della organizzazione del movimento e dei relativi significati nella comunicazione corporea. Così come è importante la diagnosi neuropsichica e psicologica è altrettanto importante l'apporto diagnostico dello psicomotricista che nell'osservazione in specifici setting coglie in attività spontanee di gioco le caratteristiche della personalità, le modalità di porsi, l'organizzazione motoria, le strategie di adattamento e la relazione con l'altro. Data la variabilità di affronto della valutazione psicomotoria, elemento essenziale per una corretta impostazione terapeutica, risulta importante determinare una modalità comune, confrontabile e ripetibile di ciò che è importante valutare; il Seminario presenta un protocollo del modello per l'osservazione e la valutazione psicomotoria, relativo modulo per la registrazioni dei dati. Oltre l'osservazione sarà anche necessario potere conoscere una serie di test standardizzati per valutare alcune competenze specifiche qualora se ne presentasse l'utilità. Ad ogni presentazione verrà lasciato spazio per la discussione o altre specifiche.

Programma

Prima giornata

Osservazione e Valutazione Psicomotoria

1. Introduzione al Seminario
Ore 9,00 - 9,10
Significati e modalità varie di osservazione, esami e valutazione psicomotoria. Perché un protocollo e quali obiettivi per la partecipazione diagnostica, per l'indicazione al tipo d'intervento e per l'identificazione degli obiettivi.

2. Nozioni generali sul movimento
Ore 9,10 - 12,00
2.1 Basi neurofisiologiche del movimento
2.2 Evoluzione ed emozionalità dell'atto motorio
2.3 Disturbi dell'organizzazione dell'atto motorio
Ore 12-12,30
Discussione: riflessioni e approfondimenti.

Ore 12,30 - 13,30
Intervallo

3. Osservazione e Valutazione Psicomotoria
Ore 13,30 - 18,00
3.1 Osservazione ed esami: quali obiettivi?
3.2 Basi e significatività per l'impostazione dell'Osservazione Psicomotoria
3.3 Protocollo per l'Osservazione Psicomotoria
3.4 Protocollo per la Valutazione Psicomotoria
3.5 Esempi pratici di Osservazione e Valutazione Psicomotoria gestiti dai partecipanti
I casi tramite video vengono forniti dal conduttore del seminario.

Protocollo di valutazione

Seconda giornata

Test specifici di competenze motorie

Nella pratica clinica frequentemente risulta difficile trovare dei test specifici per alcune prove che spesso risultano importanti per valutare l'organizzazione del movimento. Verranno presentati quattro test supportati da realizzazioni fatte da bambini normali e affetti da patologie motorie. L'applicazione e la valutazione dei test verrà istruita in termini pratici con esercitazioni per un valido apprendimento. Tutti i test sono stati standardizzati su campioni di diverse centinaia di bambini.

Ore 9,00 -12,30
4. Test per valutare lo schema corporeo
Questo metodo esclude sia la denominazione di parti corporee toccate, sia l'identificazione di parti corporee nominate, in quanto questi dati possono essere frutto anche di un apprendimento meccanico. Per schema corporeo si intende la rappresentazione mentale dinamica del corpo, inteso come entità spaziale che viene progressivamente organizzata sulla base della sensibilità propriocettiva e della capacità organizzativa del movimento nello spazio. Il test valuta la capacità di localizzazione degli stimoli, lo sviluppo delle funzioni intenzionali, l'identificazione delle posture ad occhi chiusi, l'imitazione gestuale e apporta importanti dati al fine riabilitativo nelle situazioni di carenze informative e motorie. Il test è stato standardizzato su 800 casi dai 3 ai 7 anni.

5. Test per valutare l'equilibrio
Il test è costituito da tre semplici prove (posizione eretta a piedi uniti, con un piede davanti all'altro e su un piede solo) che vengono richieste a occhi aperti e a occhi chiusi al fine di conoscere l'incidenza della vista nel mantenimento di una postura antigravitaria. Le prove sono le stesse per qualsiasi età e sono valide anche per l'adulto. Il test è stato standardizzato su 1000 casi dai 3 agli 8 anni.

6. Test per valutare la capacità inibitoria
L'inibizione alla diffusione sincinetica, a parti corporee non intenzionalmente impegnate nell'atto motorio, è una condizione maturativa fondamentale per l'economia delle azioni, per procedere a usare due o più parti corporee sottese da un'unica funzione o per facilitare azioni complesse con l'aiuto di parti corporee non direttamente implicate nel significato dell'atto. Il test usufruisce della prova delle marionette effettuata con una sola mano alla volta. Le prove sono le stesse per qualsiasi età. Il test è stato standardizzato su 500 casi dai 3 agli 8 anni.

7. Test per valutare la prova indice-naso

Questa prova è particolarmente significativa in quanto richiede le partecipazioni funzionali di diverse strutture cerebrali. Permette la valutazione del coordinamento (inteso come organizzazione spazio-temporale dell'atto), del processo d'inibizione alla diffusione dello stimolo, dell'integrazione somatica, del processo di stabilizzazione antigravitario, della metria, del ritmo. Il test è stato standardizzato su 800 casi dai 3 agli 11 anni.

8. Test per valutare l'evoluzione dell'uso selettivo delle dita

Per poter usufruire delle abilità motorie delle dita è essenziale la conoscenza delle medesime,ma il processo evolutivo per la programmazione delle diverse possibilità di gestirle, è molto lungo e si può considerare che raggiunge uno standard verso i 12 anni. Il test, costituito da 12 prove in gradiente di difficoltà, è stato standardizzato su 2400 bambini d'età compresa tra i 4 e i 12 anni, suddivisi in otto fasce d'età. L'evoluzione progressiva del punteggio convalida il test come scala di sviluppo per l'indagine sull'evoluzione dell'uso selettivo delle dita. L'applicazione di questo test potrebbe rendersi utile come strumento di verifica in situazioni organiche e in particolare per l'approfondimento nelle forme disprassiche di competenza manuale. La possibilità di evidenziare specifiche carenze potrebbe meglio centrare l'intervento riabilitativo.

Ore 12,30 - 13,30
Intervallo

Test specifici di competenze prassiche

Verranno presentati cinque test supportati da realizzazioni fatte da bambini nella norma e da bambini affetti da patologie motorie. L'applicazione e la valutazione dei test verrà istruita in termini pratici con esercitazioni per un valido apprendimento. Tutti i test sono stati standardizzati su campioni di diverse centinaia di bambini.

Ore 13,30 - 18,00

9. Prassie visuo-costruttive su modello grafico. Modello MC1

La prova indaga la capacità di comprensione e di esecuzione dei criteri di inclusione, esclusione e parziale sovrapposizione di due elementi. Il test è standardizzato su 500 casi dai 3 agli 8 anni. L'età di riferimento per il soggetto normale è dai 4 ai 7 anni.

10. Prassie visuo-costruttive su modello grafico. Modello MC2

La prova indaga la capacità di comprensione e di esecuzione dei rapporti euclidei, fattori essenziali per la rappresentazione di figure geometriche. Il test è stato standardizzato su un campione di 1200 casi dai 6 ai 12 anni. L'età di riferimento per il soggetto normale è dai 6 ai 12 anni.

11. Prassie visuo-costruttive su modello grafico. Modello MC3

La prova indaga la capacità di comprensione e di esecuzione dei rapporti tra figure geometriche e segmenti, l'integrità delle figure tra loro parzialmente sovrapposte, le inserzioni dei segmenti con le figure geometriche e l'asse che assume valore di mediana in una figura complessa e asimmetrica. Il test è stato standardizzato su un campione di 700 casi dai 7 anni all'adulto. L'età di riferimento per il soggetto normale è dagli 8 anni all'adulto.

12. Prassie visuo-costruttive su modello tridimensionale. Test dei cubi

Il test comprende dieci prove, ognuna costituita da un modello realizzato con alcuni cubi di legno che richiedono l'analisi dei rapporti tridimensionali di distribuzione dei cubi. Il test è stato standardizzato su un campione di 600 casi dai 4 ai 10 anni. L'età di riferimento per il soggetto normale è dai 4 ai 7 anni.

13. Prassie costruttive con modello stereognosico

Lo scopo del test è di verificare, in privazione delle informazioni visive, l'evoluzione delle prassie costrut­tive su modello stereognosico dai 4 ai 10 anni, adottando dei modelli già usati per lo studio delle prassie costruttive su modello tridimensionale. Il test è stato standardizzato su 600 bambini e può rappresentare un valido strumento per indagare le prassie nei non vedenti.

Problem solving

Gli studi sull'evoluzione della funzionalità prefrontale hanno privilegiato l'adul­to per la maggiore facilità d'indagine; per contro le diverse ricerche sulla funzionalità prefrontale infantile e la relativa evoluzione, pongono alcuni dubbi relativi alla difficile valutazione per l'attendibili­tà delle risposte o per la scarsa standardizzazione. Vengono presentati due test, uno richiede un'analisi dei dati e una realizzazione in termini concreti, l'altro test richiede i processi d'astrazione e la capacità di lettura. Il confronto tra i due test ha dimostrato una più precoce evoluzione del primo rispetto al secondo.

14. Test del camioncino (problem solving tramite azione concreta).

La prova richiede, oltre alla comprensione delle caratteristiche dei sei elementi costitutivi, la giusta posizione e la corretta sequenza nella ricostruzione del camioncino. L'esecuzione richiede un buon sviluppo delle aree corticali prefrontali. Il test, applicabile anche ai soggetti che non hanno acquisito la lettura, è stato standardizzato su un campione di 700 casi dai 4 agli 11 anni. L'età di riferimento per il soggetto normale è dai 4 ai 9 anni.

15. Test della scena (probem solving tramite processo astratto).

L'obiettivo di questo test è quello di valutare l'analisi di un disegno (test della scena) tramite la richiesta di risposte usufruendo di un questionario che evidenzierà la capacità d'identificare su una figura sfondo alcuni elementi particolarmente rappresentativi del significato della scena e comprenderne il significato. Il test è stato standardizzato su 1500 individui, 300 per ciascuna delle fasce d'età 7-8, 8-9, 9-10, 10-11 e 11-12 anni. La distribuzione dei punteggi in rapporto alle cinque fasce d'età è stata armonica e tale da ritenere interessante il test per lo studio del “problem solving” nei soggetti che abbiano già acquisito la lettura.

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