Ableton Live livello standard
Corso
A Venezia e Pordenone
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Descrizione
-
Tipologia
Corso
-
Luogo
-
Ore di lezione
20h
Obiettivo del corso: Utilizzo delle funzioni di base di Ableton Live. Rivolto a: Dj, Produttori, sound designers.
Sedi e date
Luogo
Inizio del corso
Inizio del corso
Inizio del corso
Profilo del corso
Conoscenza di windows o Mac Os, confidenza con il mondo dell'audio digitale
Opinioni
Programma
Corso Ableton Live Standard – audiofficine.it
Programma corso Ableton Live standard
Durata: 20 ore (8 lezioni x 2,5h)
1.
o
Configurazioni:
Scheda audio.
Preferenze.
o
Funzioni di input:
Tastiera
Midi controller (impostazione e configurazione).
o
L'ambiente di lavoro:
Disposizione delle schermate e loro utilizzo.
Le funzioni "mostra/nascondi" per ottimizzare lo spazio di lavoro.
Gestione del browser di Live.2.
o
L'arrengement view:
La gestione classica del tempo (la timeline).
Il concetto di traccia in Live.
Il crossfade.
Esempi.
o
La gestione classica del tempo:
Il metronomo.
La funzione di tap tempo.
La transport bar.
La funzione di loop.
Le spie di invio/ricezione key e midi.3.
o
La session view:
Struttura verticale del channel strip.
Relazione tra arrengement view e session view (selettori di vista).
Canali audio, midi e canali di ritorno effetti.
Esempi.
o
La clip:
Definizione.
La disposizione verticale o orizzontale delle clip (esecuzione esclusivao esecuzione per scene).
o
Caratteristiche comuni alle clip audio e midi:
Play e stop di clip.
Le modalità di lancio di una clip (trigger, gate, toggle, repeat).4.
o
Caratteristiche comuni alle clip audio e midi:
Clip audio: il box campione e il box inviluppi nel dettaglio.
Clip midi: il box note e il box inviluppi nel dettaglio.
Inviluppi lunghi su loop corti.
Follow action.
Corso Ableton Live Standard – audiofficine.it
5.
o
Il warp:
Definizione.
Differenze tra file audio warp e non warp.
Esempi.
o
I marcatori e i transienti:
Definizione.
Creazione.
Cancellazione.
Spostamento, spostamento di precisione, spostamentodella traccia lasciando fermo il marcatore.
Esempi.
o
Risoluzione della granularità, modalità di loop e inviluppo dei transienti:
Definizione e relazione di tali funzioni con la qualitàfinale del warp, adattamento delle tecniche in base alla natura
del materiale a disposizione.
Esempi.6.
o
I dispositivi:
Definizione e gerarchia(successione effetti midi -> strumenti -> effetti audio).
Panoramica sugli effetti e gli strumenti a disposizione.
Il raggruppamento di strumenti ed effetti.
Salvataggio e sostituzione dinamica dei preset.7.
o
I rack:
Definizione e differenze tra tipi di rack (rack di effetti,rack di strumenti, drum rack).
8.
o
Gerarchie all'interno dei rack di strumenti:
Le catene.
o
I controlli macro:
Definizione ed assegnazione.
o
Gli editor:
Di zone
Di selezione di catena.
Corso Ableton Live Standard – audiofficine.it
Programma corso Ableton Live standard
Durata: 20 ore (8 lezioni x 2,5h)
1.
o
Configurazioni:
Scheda audio.
Preferenze.
o
Funzioni di input:
Tastiera
Midi controller (impostazione e configurazione).
o
L’ambiente di lavoro:
Disposizione delle schermate e loro utilizzo.
Le funzioni “mostra/nascondi” per ottimizzare lo spazio di lavoro.
Gestione del browser di Live.
2.
o
L’arrengement view:
La gestione classica del tempo (la timeline).
Il concetto di traccia in Live.
Il crossfade.
Esempi.
o
La gestione classica del tempo:
Il metronomo.
La funzione di tap tempo.
La transport bar.
La funzione di loop.
Le spie di invio/ricezione key e midi.
3.
o
La session view:
Struttura verticale del channel strip.
Relazione tra arrengement view e session view (selettori di vista).
Canali audio, midi e canali di ritorno effetti.
Esempi.
o
La clip:
Definizione.
La disposizione verticale o orizzontale delle clip (esecuzione esclusiva
o esecuzione per scene).
o
Caratteristiche comuni alle clip audio e midi:
Play e stop di clip.
Le modalità di lancio di una clip (trigger, gate, toggle, repeat).
4.
o
Caratteristiche comuni alle clip audio e midi:
Clip audio: il box campione e il box inviluppi nel dettaglio.
Clip midi: il box note e il box inviluppi nel dettaglio.
Inviluppi lunghi su loop corti.
Follow action.
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5.
o
Il warp:
Definizione.
Differenze tra file audio warp e non warp.
Esempi.
o
I marcatori e i transienti:
Definizione.
Creazione.
Cancellazione.
Spostamento, spostamento di precisione, spostamento
della traccia lasciando fermo il marcatore.
Esempi.
o
Risoluzione della granularità, modalità di loop e inviluppo dei transienti:
Definizione e relazione di tali funzioni con la qualità
finale del warp, adattamento delle tecniche in base alla natura
del materiale a disposizione.
Esempi.
6.
o
I dispositivi:
Definizione e gerarchia
(successione effetti midi -> strumenti -> effetti audio).
Panoramica sugli effetti e gli strumenti a disposizione.
Il raggruppamento di strumenti ed effetti.
Salvataggio e sostituzione dinamica dei preset.
7.
o
I rack:
Definizione e differenze tra tipi di rack (rack di effetti,
rack di strumenti, drum rack).
8.
o
Gerarchie all’interno dei rack di strumenti:
Le catene.
o
I controlli macro:
Definizione ed assegnazione.
o
Gli editor:
Di zone
Di selezione di catena.
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