Introduzione alla Psicoterapia Strategica

La formazione in psicoterapia strategica è caratterizzata un approccio essenzialmente pratico che privilegia i movimenti formativi e le esperienze sul campo alle acquisizioni teoriche, che sono demandate alla cura dell’allievo nell’approfondire la bibligrafia consigliata. Altra caratteristica della psicoterapia strategica è la sua naturale duttilità ad essere impiegata in campi diversi, anche in quelli nei quali altri approcci terapeutici mostrano i limiti dovuti a setting rigidamente costruiti su modelli che da una parte privilegiano eziologie intrapsichiche e interindividuali e dall’altra si rivolgono esclusivamente a forme di disagio descrivibili come nevrosi e psicosi.
L’approccio strategico si rivolge non solo alle nevrosi e alle psicosi ma anche ai contesti istituzionali, nei quali il disagio psichico ha altre componenti relative a problematiche non ascrivibili a dinamiche esclusivamente intrapsichiche o interindividuali.

Così gli ambiti relativi agli interventi psicologici nelle carceri, nel mondo del lavoro, nel campo della sessuologia, in quello della devianza, sono alcune delle applicazioni “non tradizionali” di un approccio derivante dalla ricerca in campo psicoterapeutico. Da tali finalità nasce un percorso formativo per lo psicoterapeuta stratega particolarmente variegato, che permette all’allievo di scegliere gli ambiti di intervento specializzazione maggiormente consoni alle proprie attitudini.

Il programma è strutturato in 4 moduli:
1 modulo:

• ristrutturazione
• paradosso
• utilizzo della resistenza
• prescrizione del sintomo
• metafora
• prescrizioni di comportamento
• linguaggio ingiuntivo

• attacchi di panico, fobie
• depressione
• disturbi del comportamento alimentare
• terapia strategica familiare
• terapia strategica di coppia