Rspp Ed Aspp “modulo A”
Corso
A Grosseto
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Descrizione
-
Tipologia
Corso
-
Luogo
Grosseto
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Ore di lezione
28h
Obiettivo del corso: Acquisizione di strumenti che consentano di:. valutare i rischi presenti nella propria realtà aziendale. individuare/attuare relative misure di prevenzione e protezione. redigere il DVR ed altra Documentazione cogente organizzare e gestire un Sistema di Prevenzione aziendale. Rivolto a: Liberi professionisti che intendono intraprendere l'attività consulenziale e/o di SPP.
Sedi e date
Luogo
Inizio del corso
Inizio del corso
Profilo del corso
Diploma scuola superiore
Opinioni
Programma
U.F. 1
Il sistema legislativo: le normative di riferimento in materia di prevenzione, sicurezza e salute dei lavoratori
- D.lgs. 626/94 in riferimento all'organizzazione di un sistema di Prevenzione Aziendale, alle procedure di lavoro rapporto uomo-macchina e uomo ambiente/sostanze pericolose ; alle misure generali di tutela della salute dei lavoratori e alla valutazione dei rischi.
- La gerarchia della fonti giuridiche; le direttive Europee; la Costituzione, Codice Civile e codice penale;
- Evoluzione della normativa sulla sicurezza e igiene del lavoro;
- Statuto dei lavoratori e normativa sulla assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e malattie professionali;
- Dlgs. 626/94: organizzazione della prevenzione in azienda, i rischi considerati e le misure preventive esaminati in modo associato alla normativa vigente collegata
- La legislazione relativa a particolari categorie di lavoro: minorile, lavoratrici madri, lavoro notturno, lavori atipici etc; le norme tecniche UNI, CEI e loro validità.
U.F. 2
I soggetti del Sistema di Prevenzione aziendale secondo il D.Lgs. 626/94: i compiti, gli obblighi, le responsabilità civili e penal
- Il Datore di lavoro, i Dirigenti e i Preposti;
- il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP),
- gli Addetti del SPP;
- il Medico Competente (MC);
- il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) e il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale (RLST);
- gli Addetti alla prevenzione incendi, evacuazione dei lavoratori e pronto soccorso;
- I Lavoratori, I Progettisti, i Fabbricanti, i Fornitori e gli Installatori,
- I lavoratori autonomi;
- Vigilanza e controllo;
- Il sistema delle prescrizioni e delle sanzioni;
- Le omologazioni, le verifiche periodiche;
- Informazione, assistenza e consulenza;
- Organismi paritetici e Accordi di categoria.
U.F. 3
Criteri e strumenti per la valutazione dei rischi e il Documento di valutazione dei rischi
- Concetti di pericolo, rischio, danno, prevenzione;
- Principio di precauzione, attenzione al genere, clima delle relazioni aziendali, rischio di molestie e mobbing;
- Analisi degli infortuni: cause, modalità di accadimento, indicatori, analisi statistica e andamento nel tempo, registro infortuni.
- Le fonti statistiche: strumenti e materiale informativo disponibile;
- La valutazione dei rischi: criteri, metodi e strumenti (Linee guida regionali, linee guida CEE, modelli basati su check list, la Norma UNI EN 1050/98, ecc.);
- Contenuti e specificità e metodologia della valutazione e criteri utilizzati;
- Individuazione e quantificazione dei rischi, misure di prevenzione adottate o da adottare;
- Priorità e tempistica degli interventi di miglioramento;
- Definizione di un sistema per il controllo della efficienza e della efficacia nel tempo delle misure attuate.
U.F. 4
La classificazione dei rischi in relazione alla normativa ed il rischio incendio ed esplosione
- Rischio da ambienti di lavoro;
- Rischio elettrico;
- Rischio meccanico, Macchine, Attrezzature;
- Rischio movimentazione merci (apparecchi di sollevamento, mezzi di trasporto);
- Rischio cadute dall'alto;
- Le verifiche periodiche obbligatorie di apparecchi e impianti;
- Il quadro legislativo antincendio e C.P.I.;
- Gestione delle emergenze elementari.
U.F. 5
La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)
- Principali malattie professionali;
- Rischio cancerogeni e mutageni;
- Rischio chimico; Rischio biologico;
- Tenuta dei registri di esposizione dei lavoratori alle diverse tipologie di rischio che li richiedono.;
U.F 6
La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di igiene del lavoro (II)
- Rischio rumore;
- Rischio vibrazioni;
- Rischio videoterminali;
- Rischio movimentazione manuale dei carichi;
- Rischio da radiazioni ionizzanti e non ionizzanti;
- Rischio da campi elettromagnetici;
- Il microclima;
- L'illuminazione.
U.F. 7
Le ricadute applicative e organizzative della valutazione del rischio
- Il piano delle misure di prevenzione;
- Il piano e la gestione del pronto soccorso;
- La sorveglianza sanitaria: (definizione della necessità della sorveglianza sanitaria, specifiche tutele per le lavoratrici madri, minori, invalidi, visite mediche e giudizi di idoneità, ricorsi);
- I Dispositivi di Protezione Individuale (DPI): criteri di scelta e di utilizzo;
- La gestione degli appalti;
- La informazione, la formazione e l'addestramento dei lavoratori (nuovi assunti, RSPP, RLS, RLST, addetti alle emergenze, aggiornamento periodico)
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