Lo scorso mese di giugno è stato presentato il Rapporto Export di SACE, volto a formulare previsioni sull’andamento delle esportazioni italiane per l’anno corrente.

Ciò che emerge dal Rapporto è che le esportazioni di beni nel 2023 tenderanno a crescere, seppur ad un ritmo meno sostenuto rispetto allo scorso anno. Nel 2022 l’export italiano è cresciuto del 20%, mentre nell’anno corrente si prospetta una crescita del 6,8%, per un valore di 660 miliardi di euro. Tale rallentamento è dovuto, in particolare, alle recenti pressioni inflazionistiche che hanno significativamente influenzato la performance delle vendite di beni italiani nel mondo. Le prospettive appaiono positive anche per il triennio 2024-2026, con il +4,6% per il 2024 e +3,8% medio annuo per il biennio successivo. 

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mercati più promettenti per le vendite italiane oltreconfine si confermano Germania, Stati Uniti e Francia. Tuttavia, i dati suggeriscono nuove opportunità per il nostro export:

  • Cina (+17%)
  • I Paesi del Golfo, tra cui Arabia Saudita (+15,6%) ed Emirati Arabi Uniti (+10%);
  • Croazia (+14,4%);
  • Thailandia (+13,5%);
  • India (+10,3%);
  • Messico (+8,4%);
  • Vietnam (+8,1%);
  • Brasile (+7,2%).

Tra i punti più interessanti del Rapporto SACE, si evidenzia come le imprese che investono in digitalizzazione e adottano modelli di business innovativi risultano più competitive sui mercati internazionali, con una probabilità di esportare circa tre volte superiore rispetto a quelle aziende che, pur investendo nelle nuove tecnologie, non modificano il proprio modello.

Inoltre, dal Rapporto è possibile osservare la crescita delle esportazioni dei beni ambientali (EG), ovvero quei beni sostenibili o più rispettosi per l’ambiente (ad esempio, biocarburanti e auto ibridi ed elettriche): la crescita attesa nel 2023 è del 9,3% fino ad arrivare al +14% nel biennio 2025-2026.

Alla luce del nuovo Rapporto Export SACE, per essere competitivi nel mercato internazionale è importante che le aziende italiane rimangano aggiornate e continuamente formate riguardo alle tendenze in ambito della produzione e vendita dei beni e delle innovazioni tecnologiche, con particolare attenzione verso il tema della transizione sostenibile.

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