Il Made in Italy è oggi una dizione sempre più senza un significato specifico e compiuto.
È necessario un ripensamento critico sul ruolo della produzione intellettuale e manuale italiana in vista delle sfide globali.
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Venezia
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Giorgia Biancorosso
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20/11/2021
Sul corso:Questa università può contare su docenti preparati e professionali, sempre disponibili ad aiutare lo studente.
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M.
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18/11/2021
Sul corso:Corpo docente davvero superlativo, molto contenta della mia scelta.
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Programma
Il ripensamento del fare italiano è traguardato nel percorso di dottorato “Culture del progetto del Made in Italy” in tre distinti campi di applicazione: i fenomeni urbani, il mondo della moda e quello della rappresentazione.
Lo studio dei fenomeni urbani e dell’analisi dei tipi devono essere riaggiornati profondamente. Quella che è stata una caratteristica peculiare della cultura architettonica italiana e tradizione urbana italiana, il Made in Italy determinato dagli studi sulla morfologia urbana, è oggi quasi scomparso della ricerca nel nostro campo. Adeguare e aggiornare un campo di analisi dei fenomeni urbani agli scenari del mondo globale contemporaneo è quanto mai fattibile e fecondo di nuove possibilità.
Lo studio della moda è fondamentale per la riflessione sul concetto di Made in Italy e sulla necessità di riaggiornarlo, a partire da un’analisi del sistema italiano della moda nel suo confronto con il panorama internazionale. La ricerca si può muovere in due direzioni intrecciate: da una parte una riflessione sulle strategie necessarie per ricostruire gli archivi italiani della moda (di imprese, ma anche in possesso di privati), per valorizzarli in quanto luoghi della progettazione dell’identità; dall’altra una riflessione sulle qualità progettuali che definiscono oggi il Made in Italy, anche nella sua relazione anche con il tessuto industriale veneto (sperimentazione sulle aree del tessile, della maglieria, della pelletteria, della confezione di abiti e accessori).
Lo studio della rappresentazione e del rilievo dell’architettura si prefigge di approfondire le tematiche culturali, tecnico-scientifiche e antropologiche inerenti la rappresentazione del progetto di architettura, sia nei suoi aspetti più strettamente legati al disegno del progetto e alla sua storia, che ai saperi tettonico-geometrici affidati alla geometria stereotomica. In particolare, in relazione alla tematica del Made in Italy, l'area della Rappresentazione tematizzerà le future ricerche dottorali sul focus del Cultural Heritage, qui inteso in senso inclusivo. Segnatamente, gli studi condotti in questo alveo speculativo saranno orientati all'approfondimento e all'interpretazione critica dello sconfinato patrimonio trattatistico incentrato sui temi della rappresentazione (sia che di tratti di testi sulla prospettiva che sull'architettura in genere), ma anche di quelle opere (esistenti o solo immaginate, in forma grafica o letteraria) che hanno storicamente definito una relazione speciale tra il tessuto urbano e paesaggistico italiano e le culture dell'immaginario grafico e figurativo.