LABORATORIO IL CORPO DELLA PAROLA: DA EURPIDE AD ALDA MERINI

Il laboratorio Laboratorio-spettacolo Il corpo della voce: da Euripide ad Alda Merini si rivolge agli allievi che hanno frequentato il terzo anno presso la Scuola di teatro Linguaggicreativi o presso altre scuole di teatro, e a chi ha già maturato esperienze pregresse di teatro.

La forma poetica è la forma del teatro delle origini. Tragedie e commedie nell’antica Grecia erano scritte in versi. Shakespeare, Molière, Racine, scrivevano in versi. Mariangela Gualtieri, oggi, scrive in versi per la scena.

Ma quando la poesia non è scritta squisitamente per la scena, come è possibile metterla in scena? Come mettere in scena una poesia di Alda Merini, Konstantinos Kavafis, Wisława Szymborska, Chandra Livia Candiani, Edgar Lee Masters? Come “dirla”? Come tradurla in un linguaggio fisico? Come costruire sulla scena immagini poetiche senza parole?

Queste alcune delle domande che ci porremo nel percorso di laboratorio, finalizzato alla ricerca e alla messinscena di uno spettacolo costruito con scene corali e individuali elaborate a partire dai testi poetici degli autori sopra citati e di altri ancora, anche selezionati dagli stessi partecipanti.
Il laboratorio si propone di lavorare sulla messinscena della poesia a partire dal lavoro sul corpo e prevede un lavoro di training fisico finalizzato alla costruzione di partiture fisiche e un lavoro di training vocale finalizzato a esplorare le potenzialità espressive della voce.

Seguendo la linea del teatro fisico inaugurata dalla sperimentazione teatrale degli anni Sessanta (fra i tanti artisti di questo filone, uno fra tutti, Eugenio Barba e l’Odin Teatret) esploreremo un approccio creativo in cui la parola diventa un pre-testo creativo per lavorare espressivamente sul corpo e sulla voce, e che alla parola torna, forte dei risultati della ricerca, attribuendole nuovi significati non logici e lettarali.