Master in Mediazione Transculturale

Master

A Roma

5.000 € +IVA

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Descrizione

  • Tipologia

    Master

  • Luogo

    Roma

  • Ore di lezione

    500h

Obiettivo del corso: Sviluppare un alto profilo professionale di esperto/a nell'area della mediazione culturale e delle relazioni tra culture, destinato/a ad operare con capacità metodologiche, comparative, dirigenziali e di orientamento nelle pubbliche istituzioni, nell'economia, nei settori culturali, educativi, sociali, sanitari e giuridici. Promuovere il perfezionamento culturale e professionale degli operatori. Rivolto a: Laureati in Gruppo medico, Gruppo politico-sociale, Gruppo giuridico, Gruppo letterario, Gruppo linguistico, Gruppo insegnamento, Gruppo psicologico.

Sedi e date

Luogo

Inizio del corso

Roma
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Via Aurelia 773, 00165

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Profilo del corso

- Laurea triennale (nuovo ordinamento),
- Conoscenza lingua inglese

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Obiettivi
Sviluppare un alto profilo professionale di esperto/a nell'area della mediazione culturale e delle relazioni tra culture, destinato/a ad operare con capacità metodologiche, comparative, dirigenziali e di orientamento nelle pubbliche istituzioni, nell'economia, nei settori culturali, educativi, sociali, sanitari e giuridici. Promuovere il perfezionamento culturale e professionale degli operatori dei servizi sociali e sanitari, della scuola, della giustizia, delle aree economiche e lavorative.

Contenuti

La mediazione culturale è una nuova professione, che, attingendo alle diverse discipline del sociale, serve a costruire una dimensione adeguata e innovativa nella relazione fra italiani e stranieri, comunità e gruppi sociali per il rispetto delle regole, la fruizione dei servizi, l’inserimento e una integrazione non assimilazionista. L’attività di mediazione non comporta il sostituirsi agli operatori o agli utenti dei servizi né si limita alla mera funzione di interpretariato e traduzione: essa consiste nel promuovere la reciproca conoscenza e comprensione, una relazione positiva tra soggetti di culture diverse per evitare conflitti e discriminazioni. Questa figura professionale si inserisce in un’ottica di comunicazione tra comunità appartenenti a culture e lingue diverse. Ovvero un’azione ponte in virtù della conoscenza di entrambi i contesti linguistici, culturali sia dell’immigrato che del paese ospitante Fin’ora gli ambiti di mediazione sono la comunicazione, la relazione, la fiducia, su questi tre elementi si struttura la professionalità del mediatore. Il Master mira a dare agli allievi un’assistenza maggiore e specialistica per permettere loro di sviluppare capacità di diagnosi, osservazione e ascolto; capacità di analisi della domanda dell’utenza; conoscenza della cultura ed organizzazione dei servizi pubblici (con particolare attenzione ai servizi assistenziali, servizi relativi all’inserimento lavorativo e alla formazione) e del privato sociale; conoscenza di nozioni tecniche sulla legislazione che regolamenta la posizione della persona immigrata nel contesto italiano ed europeo e di nozioni relative al processo comunicativo; competenze psicologiche, psicosociali ed educative relative alle situazioni di mediazione; capacità di empatia, capacità di gestione di un gruppo e dei conflitti personali e istituzionali, capacità di adattare il proprio linguaggio verbale e non verbale ai codici dell’interlocutore; capacità di motivare gli appartenenti di una organizzazione o di un gruppo alla collaborazione, capacità di lavoro di equipe; capacità di auto-gestione e di auto-organizzazione finalizzate alla costituzione di una rete operativa sul territorio in collaborazione con gli enti pubblici e all’acquisizione di competenze nell’ambito della gestione di imprese sociali e cooperative.

Risultati attesi

Al termine del Master l’allievo sarà in grado di intervenire in specifiche situazioni per individuare ed esplicitare i bisogni di utenti stranieri e per negoziare prestazioni dei servizi e degli operatori pubblici, attivando la comunicazione ed apportando modificazioni di contenuto e di modalità di approccio; avere un ruolo di orientamento all’interno dei servizi socio-sanitari, operando come consulenti e supervisori di attività di intervento sociale.

Modalità di valutazione competenze in uscita

L’intero processo formativo sarà monitorato in itinere tramite discussioni e confronto di gruppo, tesine, questionari sull’apprendimento e questionari di gradimento, esercitazioni pratiche. Le competenze in uscita saranno valutate tramite una serie di strumenti e attività: questionari pre e post-test, supervisione diretta dei casi, tesina finale su un caso seguito durante il Master, esame finale.

Metodologie formative utilizzate

La metodologia sarà principalmente attiva e interattiva, per consentire all’allievo di fare il più possibile esperienza concreta: lezioni d’aula, simulate, role-play, discussione di casi.

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