Sviluppo Economico e Cooperazione Internazionale
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Dopo la mia esperienza, la inserisco nell'elenco delle migliori università italiana.
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Laurea Triennale
A Firenze
Hai bisogno di un coach per la formazione?
Ti aiuterà a confrontare vari corsi e trovare l'offerta formativa più conveniente.
Descrizione
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Tipologia
Laurea Triennale
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Luogo
Firenze
Obiettivo del corso: Lo studio dei processi di crescita e di trasformazione strutturale, economica e sociale, dei paesi meno sviluppati o in via di sviluppo, delle strategie e delle politiche che possono ridurre il gap che li separa dai paesi più sviluppati. Rivolto a: Chi desidera lavorare nel settore della cooperazione allo sviluppo.
Sedi e date
Luogo
Inizio del corso
Inizio del corso
Profilo del corso
Diploma di scuola media superiore
Opinioni
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Valutazione del corso
Lo consiglia
Valutazione del Centro
Imma Casella
Materie
- Storia economica
- Cooperazione internazionale
Programma
Studiare Sviluppo e Cooperazione a Firenze
Lo studio dei processi di crescita e di trasformazione strutturale, economica e sociale, dei paesi meno sviluppati o in via di sviluppo, delle strategie e delle politiche che possono ridurre il gap che li separa dai paesi più sviluppati, non aveva nell’Università italiana (fino alla recente riforma) ambiti specifici di ricerca e di formazione paragonabili a quelli ad esso riservati da tempo in altri paesi europei ed extraeuropei. In particolare, per quanto riguarda la formazione, questa carenza si rifletteva, e ancora si riflette pesantemente, sulle attività di cooperazione internazionale allo sviluppo e sulla quantità e qualità dei laureati che a queste attività intendono dedicarsi professionalmente.
E’ noto che il personale di nazionalità italiana (e, ancor più, quello formato in Italia) rappresenta nelle Organizzazioni internazionali una quota inferiore al contributo finanziario che il nostro paese dà alla cooperazione multilaterale, e sono altresì ampiamente noti i numerosi casi di insuccesso di iniziative della cooperazione bilaterale, non sempre attribuibili a errori politici o a corruzione, ma dovuti spesso alla scarsa conoscenza dei problemi e alla mancanza di adeguate e aggiornate capacità di analisi, di previsione e di programmazione. Anche nella cooperazione non governativa e decentrata, è possibile rilevare frequentemente, insieme a lodevole dedizione e a un ricco patrimonio di esperienze pratiche formatesi sul terreno, livelli di preparazione insufficienti che, solo parzialmente ed episodicamente, corsi di perfezionamento e di aggiornamento si sforzano di migliorare.
RUOLI
L'operatore per le attività di cooperazione allo sviluppo è in grado di prestare la propria collaborazione professionale alle attività di cooperazione allo sviluppo e di lotta alla povertà condotte da organizzazioni governative, intergovernative e non governative, nazionali e internazionali, enti locali e associazioni di volontariato.
L'operatore può essere impiegato nelle attività di analisi del contesto in cui interviene la cooperazione, nell'individuazione delle necessità di intervento, nella progettazione dell'intervento, nella realizzazione e gestione del progetto e, infine, nel monitoraggio e nella valutazione dei risultati dell'intervento. Inoltre, l'operatore può avere un ruolo importante nella sensibilizzazione dell'opinione pubblica sulle problematiche inerenti ai paesi in via di sviluppo e alla cooperazione internazionale.
L'operatore può essere impiegato nei programmi di educazione allo sviluppo. Al profilo generale si possono aggiungere indirizzi settoriali che riguardano: la cooperazione decentrata, lo sviluppo umano, lo sviluppo agricolo, le tematiche di genere, la protezione dell'infanzia, la salute, l'istruzione, la creazione di attività economiche, lo sviluppo del credito e del microcredito, la protezione dell'ambiente, i processi di democratizzazione, la protezione dei diritti umani e l'osservazione elettorale, ecc.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Conoscenze
Al centro del progetto culturale del corso, punto di partenza e di riferimento delle varie attività formative, è la realtà del mondo meno sviluppato e in via di sviluppo, la dotazione di risorse, la struttura economica e sociale, le istituzioni, i processi di trasformazione in atto nei diversi paesi che ne fanno parte, la loro integrazione nel sistema economico mondiale.
Lo studente deve acquisire, nelle varie aree disciplinari, le conoscenze necessarie per chi si propone di lavorare nel campo dello sviluppo e della cooperazione internazionale, sia come operatore che come ricercatore. Queste, integrate dall’apprendimento di metodi quantitativi, di strumenti tecnici e da applicazioni pratiche, mediante stages e tirocini, gli forniranno le competenze richieste per la impostazione, attuazione e valutazione di programmi e progetti di sviluppo.
Comportamenti
A livello comportamentale, il laureato deve essere in grado di lavorare in gruppo. Il CdS intende dunque esaltare nello studente questo tipo di attitudine. Lo stage è lo strumento che permette questo tipo di formazione. Lo stage è consigliato per chi vuole continuare chi vuole far pratica sul campo ed essere pronto alla professione; altrimenti si consiglia la ricerca su una materia specifica. Lo stage permette anche di acquisire competenze trasversali quali:
- capacità di lavorare in gruppo e problem solving: tirocinio. conoscenza di una o più lingue straniere: tirocinio e laboratori.
- capacità di redigere un rapporto o relazione: relazione di fine tirocinio.
- conoscenze informatiche: relazione di fine tirocinio e laboratori.
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