L’autismo è una patologia sulla quale la medicina e la scienza hanno ancora tanto da scoprire perché si tratta di un disturbo cognitivo molto complesso, che può avere infinite sfaccettature e soggettività. Proprio perché per il piccino autistico non esiste un protocollo universale da applicare ma solo linee guida generali che il genitore o l’educatore devono saper adattare e cucire sulla sua personalità. Coinvolgere i bambini autistici non verbali in attività e giochi stimolanti può sembrare complicato ma, se si segue il proprio istinto e si segue un corso di assistente all’infanzia, in realtà può diventare più facile. Scopriamo insieme alcuni giochi da proporre al bambino autistico per riuscire a intrattenerlo e divertirlo.

Il bambino autistico non CORSICEF Centro Europeo di Formazione

I disturbi dello spettro autistico sono tanti, spesso un bambino autistico presenta sì i sintomi della patologia ma ha anche comportamenti o reazioni del tutto soggettive e uniche. Per questo motivo anche i pediatri e i neurologi infantili fanno fatica a classificare in maniera stagna le varie tipologie di autismo e i vari gradi del disturbo.

Una distinzione netta e sicura è quella che prevede la suddivisione degli autistici in due macro-gruppi:

  • autistici verbali ossia in grado di esprimersi a parole, di interagire conversando con altre persone, di comunicare grazie all’uso della parola;
  • autistici non verbali ossia incapaci di utilizzare la parola ma in grado di comunicare e interagire attraverso canali alternativi quali la gestualità, alcuni suoni, comportamenti ripetuti, atteggiamenti che, a poco a poco, si impara ad interpretare correttamente.

Linee guida per far giocare e divertire i bambini autistici non verbali

Ogni bambino è un mondo a sé stante, con reazioni e sentimenti propri, personali, unici e soggettivi. In linea generale, però, si possono seguire alcune regole molto semplici e basiche che possono tranquillamente essere applicate a tutti i bambini con autismo non verbale. Vediamo quali:

  • non pretendiamo mai di farli interagire con altri bambini o con altre persone che non siano l’adulto che sta proponendo il gioco. Non è raro che i bimbi autistici non verbali mostrino di apprezzare tantissimo la compagnia di altri coetanei ma se si dovesse notare disagio, fastidio o timore, meglio evitare di sforzarli e dedicarsi unicamente al piccolo, giocando esclusivamente con lui senza intromissione di terze persone;
  • approcciarsi al bambino sempre con un atteggiamento fluido e naturale, mai come se si stesse parlando a un malato o a qualcuno incapace di comprendere perché i bambini autistici, anche se non sempre possono o vogliono dimostrarlo a parole, hanno un’intelligenza estremamente sviluppata e raffinata e non gradiscono sentirsi mortificati in tal senso; quindi, evitiamo vocine strane o atteggiamenti particolari ma trattiamolo come tratteremmo un qualsiasi bimbo della sua età;
    • mostrare sempre emozioni in modo naturale al bimbo autistico non verbale anche se lui non è propenso a farlo, l’esempio può essere utile ad aiutarlo, poco a poco, a imitare e a cominciare a esprimere ciò che prova.

3 giochi divertenti da proporre ai bambini autistici non verbali

Vediamo insieme quali sono tre giochi che un bambino autistico non verbale potrebbe apprezzare particolarmente e dai quali si potrebbe lasciar coinvolgere volentieri.

1. Bolle di sapone

Le bolle, un gioco antichissimo, semplice, super-economico e alla portata di tutti. Le bolle di sapone non necessitano di parole per essere apprezzate. Leggere, colorate e profumate, si librano nell’aria e stimolano il bimbo al movimento (verrà incoraggiato a toccarle e fare scoppiare) ma anche all’osservazione silenziosa, se così gli va di fare. Guardare le bolle nascere dall’apposito strumento e volare per la stanza o all’aria aperta è rilassante e coinvolge l’attenzione, andando a stabilizzare l’umore (calma le crisi di nervoso, panico, terrore, agitazione, rabbia) e a coinvolgere l’area cognitiva. Se il bambino è propenso è bene far provare lui, in prima persona, a soffiare per creare le bolle.

2. La plastilina modellabile, il pongo

Anche in questo caso abbiamo un gioco che non necessita di parlare per essere divertente. Offrire al piccolo pezzi di pasta modellabile di vari colori e iniziare a creare in prima persona delle palline o delle piccole creazioni lo stimolerà a fare altrettanto. Quasi sempre i bambini autistici mostrano di avere capacità artistiche eccellenti, molto al di sopra della media. Pertanto, offrire loro stimoli creativi è fondamentale per comprendere quale sia il loro reale talento.

3. Comporre musica

Regalare a un bambino autistico non verbale una pianola, dei tamburelli, una chitarra, un flauto o un qualsiasi altro strumento può essere davvero un’idea intelligente. Come dicevamo prima, gli autistici hanno spesso talenti artistici incredibili e molto spesso adorano comporre o sanno riprodurre “a orecchio” melodie che a loro piacciono. Perché non offrire loro la possibilità di provarci?

Questo articolo non sostituisce in alcun modo il parere di uno specialista.

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