Ci sono cinque sensi che ogni essere umano ha a disposizione: la vista, l’udito, l’olfatto, il gusto e il tatto. Non solo ognuno di loro è di vitale importanza per fare qualsiasi cosa ma, per quanto riguarda due sensi importantissimi come la vista e l’udito, ci sono molti corsi che insegnano linguaggi come il linguaggio Braille o il linguaggio per sordomuti. Negli ultimi anni infatti, sempre più persone vogliono insegnare o anche solo imparare uno di questi due linguaggi per facilitare la comunicazione anche con chi ha più difficoltà. 

In questo articolo ci soffermeremo su un linguaggio, non che un sistema di lettura e scrittura tattile a rilievo per non vedenti e ipovedenti: il Braille.

Cos’è il linguaggio Braille e in cosa consiste?

Si tratta di un particolare sistema costituito da una serie di punti di rilievo che formano simboli riconducibili alle lettere dell’alfabeto, alla punteggiatura, ai numeri, ai segni matematici e musicali. Questo sistema è un codice basato su simboli definiti ed universalmente riconosciuti ma anche un metodo di lettura e di scrittura che si avvale dell’utilizzo di una tavoletta che contiene da 1 a 6 punti posizionati in un ideale rettangolo di 3 punti di altezza e 2 di lunghezza, separati da uno spazio che corrisponde alla grandezza di un polpastrello di un dito, solitamente del dito con cui si legge: l’indice

Il testo viene letto da destra a sinistra sul retro dei rigonfiamenti dei segni perforati sull’altro lato della tavoletta. 

  • le lettere dell’alfabeto che vanno dalla A alla J si formano utilizzando solo quattro punti, 
  • le lettere dalla K alla T si differenziano per avere una terza riga nella quale si aggiungeranno i punti mancanti. 
  • le lettere che vanno invece dalla U alla Z presentano un punto in più nella prima, terza e sesta casella.

Con il tempo e l’avanzare della tecnologia, sono state introdotte all’alfabeto lettere maiuscole, simboli matematici, note musicali e segni di interpunzione.

Questo sistema viene messo a punto a metà del XIX secolo dal non vedente Louis Braille dopo essersi infortunato all’età di tre anni a causa di un’infezione all’occhio sinistro che si estese successivamente a quello destro.

Come imparare a leggere il Braille?

Questa tecnica non è sicuramente semplice da imparare ed utilizzare, sarà dunque necessario un po’ di tempo per riuscire ad impararla correttamente e per riuscire a leggere i testi in maniera molto rapida. Tenacia, impegno e costanza saranno doti fondamentali per riuscire ad utilizzare questo metodo che non solo aiuta migliaia di persone non vedenti a comunicare tra di loro ma offre la possibilità ad altrettante persone di imparare a leggere e scrivere un linguaggio diverso da quello di tutti i giorni!

Il primo passo per imparare a leggere il Braille sarà quello di imparare a utilizzare le caselle per poter inserire i simboli puntiformi e conoscere la definizione delle lettere dell’alfabeto. 

Il Braille ha un significato intrinseco che cambia in base al sistema in cui viene letto. Dunque conoscere dove sono i punti e gli spazi vuoti è fondamentale per capire cosa si sta leggendo. 

Dopo aver imparato i punti e gli spazi, quindi automaticamente anche le lettere dell’alfabeto, sarà importante imparare, successivamente, le combinazioni per U, V, X, Y, Z e W che cambiano rispetto alle altre lettere dell’alfabeto. Bisognerà fare molta attenzione inoltre ai simboli speciali Braille i quali servono per segnalare le maiuscole e altre opzioni di formattazione che non vengono evidenziate nelle caselle Braille. 

Quando si conoscono tutti i passi da considerare per iniziare ad avere una conoscenza completa di questo sistema di linguaggio, la cosa più importante da fare sarà quella di fare pratica, attraverso non solo l’iscrizione e la frequentazione di corsi di Braille ma anche attraverso l’utilizzo della tavoletta Braille. Inoltre l’attuale tecnologia è in grado di offrire infinite possibilità per facilitare l’accesso a qualsiasi tipo di informazione ci serve per facilitare l’apprendimento.

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