In un’epoca dove tutto va di corsa, le cose cambiano velocemente e si susseguono trasformazioni ed innovazioni strutturali e tecnologiche che minano lo sviluppo economico–aziendale e la dimensione stessa del lavoro. Nell’imprenditoria del settore benessere vi sono dei punti cardine a cui le titolari possono far riferimento per gestire un’impresa in modo efficace; certamente pianificando anticipatamente le attività aziendali, con strategie semplici e mirate a una visione realistica del cliente e del mercato.

Da considerarsi elementi importanti per la sopravvivenza nel mercato sono l’efficacia, ovvero lo strumento che permette di andare dal punto di partenza al punto di arrivo nel modo più rapido evitando deviazioni e l’efficenza, ovvero l’ottimizzazione, l’abilità di raggiungere l’obiettivo impiegando meno risorse possibili.

Questi due valori, uniti ad innovazione, qualità e personalizzazione non devono  limitarsi ai soli servizi finali, ma definire sia i passaggi intermedi che la logica con cui è gestita l’impresa.

Mentre istruzione e formazione rappresentano le leve di innovazione del sistema produttivo e dei servizi, dando valore professionale ai lavoratori ed allo status aziendale, il controllo della gestione economica aiuta gli imprenditori a comprendere i cambiamenti dell’impresa spronandoli a coglierne tutte le opportunità.

Nel momento in cui l’impresa vive una crisi economica, impara e comprende quanto sia importante avere un fatturato ed un bilancio finanziario attivo, motivo per cui si rende sempre più necessario entrare nel pieno controllo della gestione. Il titolare professionista, vigilando sull’andamento dei flussi aziendali, dovrà risultare essere sempre attivo e pronto a intervenire nei cali lavorativi o negli errori quotidiani che possano rivelarsi negativi per l’attività.

Avere il controllo della gestione nell’impresa è considerato il processo di raccolta e analisi di dati specifici, nonché il feedback sull’andamento dell’azienda. Questo permette di individuare le funzionalità che hanno contribuito al raggiungimento degli obiettivi, oltre a prevenire situazioni di crisi e consentire opportune correzioni volte al miglioramento delle risorse, rispondendo anche a importanti esigenze interne di tipo produttivo.

Il controllo direzionale ha lo scopo di raccogliere e analizzare questi dati, rendendoli comprensibili al fine di prendere decisioni vincenti per l’attività. Se ben eseguito, è in grado non solo di ottimizzare la gestione di tutte le risorse aziendali, ma anche di migliorarne strategie di marketing e di vendita, incrementandone il guadagno.

Il valore del controllo di gestione 

Generalmente all’interno di un’azienda del settore benessere è possibile individuare 2 figure coinvolte nell’attività del controllo di gestione: l’imprenditore, figura cardine che gestisce l’attività nella sua totalità in merito a decisioni, definizione di obiettivi, strategie di mercato ecc., assieme al suo fidato collaboratore.

Il detentore della responsabilità aziendale deve essere in grado di valutare i risultati delle attività gestite per comprendere e correggere le cause di eventuali scostamenti rispetto alle azioni pianificate diventandone il “controllore”; a seguito alla definizione degli obiettivi sarà in grado di attuare le procedure tecniche per misurare i risultati.

Troppo spesso il modello di business sviluppato nelle imprese corrisponde ai criteri dei partner scelti. Un modello di gestione moderno deve corrispondere all’idea imprenditoriale personale, dirigendo azioni e processi verso il raggiungimento degli stessi.

Il business non è da intendersi sempre e solo come economico, ha fondamenta che risalgono alla personale conoscenza delle basi di una corretta gestione e pianificazione d’impresa. Affidandosi a un marketing efficace è possibile trasformare le strategie della singola impresa attraverso punti chiave specifici, ottimizzandoli e concretizzandoli come strumento per il raggiungimento del successo desiderato.

Come approfondire l’argomento?

L’argomento può essere approfondito ricercando corsi che promuovano l’acquisizione di competenze essenziali per una gestione aziendale consapevole e responsabile in un’ottica di crescita, dove l’obiettivo formativo sia migliorare le competenze manageriali e gestionali delle  imprenditrici. Per merito delle competenze tecnico-professionali personali, viene rafforzato il ruolo stesso all’interno dell’organizzazione, molto spesso alla pari del team.

Le tematiche e gli spunti proposti si dovranno adattare anche alle giovani imprenditrici. Che si tratti di avviare un’attività in start-up o di un rebrending o che l’impresa abbia fame di risultati, è fondamentale avere una personalità proattiva in grado di cogliere le opportunità del mercato, resistere ai cambiamenti sociali ed economici e garantire all’impresa stabilità nel tempo.

Il percorso formativo dovrà porre obiettivi specifici, ovvero partendo dalla base di mostrare come sia possibile il raggiungimento degli obiettivi, scegliere strategie realistiche di sviluppo, puntare sul focus dell’innovazione, fornire basi teoriche e metodi pratici per far emergere e valutare il reale potenziale, attuale e futuro, dell’impresa. Inoltre, dovrà essere strutturato come un vero e proprio laboratorio interattivo, dando spazio alla pratica applicativa in aula ed utilizzando immediatamente gli strumenti.

Nello specifico corso di impresa business e comunicazione vengono fornite le conoscenze per comprendere i meccanismi di un’efficiente gestione delle attività, valutare gli aspetti economico/finanziari generali e la redditività dell’area di business di competenza con l’obiettivo volto al miglioramento ed all’acquisizione delle principali logiche di gestione.

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