Su Emagister News ci occupiamo spesso degli argomenti più disparati per offrire ai nostri lettori una panoramica ampia su vari settori inerenti allo studio e alla formazione. Oggi abbiamo scelto di offrire visibilità al mondo delle professioni sanitarie, più nello specifico della Fisioterapia grazie a un’intervista al centro di formazione Edi.Ermes, che vanta una lunga esperienza nel campo della formazione specialistica per fisioterapisti.

Oggi parleremo di un disturbo che interessa spesso le fasce più giovani, di cosa si tratta?

Una delle problematiche più frequenti a cui va incontro un giovane sportivo, o in generale chi pratica regolarmente sforzi fisici che prevedono un’importante sollecitazione delle gambe è il disturbo dell’ articolazione femoro-rotulea, caratterizzato da una forte instabilità.

Quali sono le caratteristiche di questo disturbo?

L’instabilità femoro-rotulea può condurre a episodi acuti, quali le lussazioni, quasi sempre laterali e spesso ricorrenti, ma può anche rappresentare una loro sequela, con sintomi a lungo termine come dolore anteriore, cedimenti e un alto impatto sul livello di attività. 

Quali sono gli esami diagnostici a cui sottoporsi?

Il primo esame a cui sottoporsi si basa sull’osservazione e sulla somministrazione di test attivi, su un’accurata palpazione dei tessuti molli perirotulei, delle faccette articolari patellari e la ricerca di “apprensione” con specifiche manovre. Il test di apprensione prevede la manovra di lateralizzazione della rotula originariamente a ginocchio esteso – con flessione di 30° nella variante – e si considera positivo se il paziente mostra segni di apprensione o si oppone contraendo la muscolatura. 

Dove è possibile reperire informazioni dettagliate sull’argomento?

Recentemente alcuni Autori hanno proposto una nuova versione più dinamica del test – The moving patellar apprehension test (MPAT), è possibile consultare un articolo a riguardo a cura di Alessandro Ruggeri per Ediacademy facendo clic qui.

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