La pizza è uno dei piatti più conosciuti e apprezzati al mondo, nonché uno dei preferiti tra tutti gli italiani. Ovunque vai  qualcuno cercherà di riproporre questo alimento. Napoli e Roma sono le due città regine della pizza. Ma, per quanto possano rendere questo piatto unico nel suo genere, c’è da dire che non sempre viene realizzata allo stesso modo. Ad esempio, la pizza napoletana è famosa per il suo spessore estremamente fino e il suo cornicione alto; al contrario di quella romana,presenta uno spessore un pochino più grande, ma ha un cornicione basso. Vediamo insieme le differenze tra la pizza romana e quella napoletana.

La pizza napoletana

Una dei primi aspetti messi in risalto dalla pizza napoletana è proprio la sua consistenza. A differenza dei tranci di pizza che troviamo nei banconi  questa ha una struttura molto flessibile ed estremamente soffice. Questa sua caratteristica la rende famosa perché può piegarsi su sé stessa oppure a “portafoglio”.

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Parlando delle sue dimensioni, entrerà in gioco il fattore spessore, uno di quelli più rilevanti per la preparazione della pizza. Oltre al fatto di avere una forma rotonda e di essere assolutamente stesa a mano, la grandezza può arrivare fino ai 35 centimetri, anche se molti ristoranti la estendono fino ai 40. Internamente, invece, la pizza napoletana è molto fina; infatti, lo spessore non supera i 4 millimetri. La sua sottigliezza è un comandamento per i napoletani e non si può assolutamente trasgredire questa regola.

Per i pizzaioli napoletani, il cornicione non deve superare 1-2 centimetri, ma dovrà essere comunque bello gonfio, soffice, tale che nel caso si volesse farcire. Lasciare il cornicione della pizza a Napoli, significa non essere degni di mangiare un piatto così meraviglioso.

La pizza romana

Come è famoso lo street food di Napoli, non è sicuramente da meno quello capitolino. I quartieri di Roma sono pieni di locali o di antiche pizzerie con forno a legna che preparano la gustosa pizza romana. Vediamo quali sono le sue carrateristiche.

La prima cosa che risalta è lo sgonfiamento del cornicione rispetto alla pizza napoletana. Quella romana è bassa e lo deve essere sia ai lati sia nella sua parte centrale. Le teglie sono rettangoli, generalmente presentano una forma di 60×40 centimetri. La cosa importante è che tutta la pizza abbia una consistenza omogeneacompatta, senza dislivelli.

Lo spessore si aggira tra i 15 e i 30 millimetri e si presenta scrocchiarella, fina e ben cotta.

Perché c’è una differenza così netta di spessore?

La differenza principale che c’è tra una pizza normale e quella napoletana è stato assodato che sia il bordo. Lo spessore così fino della pizza, però, non è stato fatto senza nessuna motivazione dietro, anzi, è una cosa ben riflettuta. Questo è perché, la pizza napoletana, è stata pensata per essere mangiata velocemente, in strada.

Senza contare la rapidità con cui queste vengono cotte e sfornate in pochissimi minuti, con le diverse tecniche per infornare la pizza. Inoltre, il costo di una pizza così buona e leggera è davvero irrisorio, eppure il gusto è sempre lo stesso.

Qual è il miglior spessore?

Non esiste un criterio universale che determini quale sia la migliore trala pizza con lo spessore più alto o quella con lo spessore più basso. È una questione di gusto e di percezione soggettiva.

La pizza è buona in qualsiasi modo, è difficile trovare una persona che non riesca ad essere un amante di questo piatto iconico. .

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