Le allergie alimentari possono comparire in qualsiasi momento, ma le prime reazioni di solito avvengono quando il cane ha un’età compresa tra 1 e 3 anni. Il quadro sintomatologico è specifico e ben delineato:

• reazioni cutanee: perdita del pelo, prurito, macchie rosse sulla cute che diventa grassa e maleodorante. Un animale allergico tende a grattarsi spesso le orecchie graffiandole per l’intensità del gesto e questo meccanismo provoca delle lesioni che possono infettarsi e peggiorare il quadro clinico dell’allergia

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• reazioni digestive: le turbe gastrointestinali provocate dall’allergia si manifestano con vomito, diarrea con conseguente perdita di peso, flatulenza ma anche alitosi e gengiviti.

Più raramente, gli animali allergici hanno mostrato disturbi respiratori, urinari, neurologici, oculari o addirittura comportamentali.

Perché si manifestano queste reazioni?

Da un punto di vista strettamente medico, l’allergia alimentare animale consiste in una risposta anomala del sistema immunitario del cane, che riconosce una determinata sostanza come potenzialmente dannosa. La manifestazione di questa patologia non è immediata, ma eventualmente aumenta nel tempo ed è necessario che l’animale sia stato a lungo a contatto con l’alimento incriminato.

 

 

Le cause non sono ancora del tutto note, ma il progressivo utilizzo di sostanze chimiche e farmacologiche negli alimenti destinati agli animali domestici ha un ruolo di primaria importanza nello sviluppo di patologie come intolleranze e allergie.

I Golden retriever, i Boxer, i Border Collie e i Labrador sono razze predisposte a sviluppare nel tempo le allergie alimentari.

Come identifichiamo cosa provoca l’allergia nel cane?

L’allergia alimentare nel cane mostra sintomi ben specifici: il problema però è riuscire a identificare correttamente l’alimento incriminato. La prima cosa da fare è rivolgersi al veterinario o assistente veterinario di fiducia che, dopo aver eliminato qualsiasi altra causa, procederà con una dieta di eliminazione protratta per un periodo non inferiore ai due mesi.

Trascorso il periodo indicato dal medico veterinario, sarà necessario effettuare il cosiddetto test di provocazione ovvero reintrodurre gradualmente gli alimenti che potrebbero essere responsabili dei fenomeni allergici per verificare se i sintomi si ripresentano e trovare così l’alimento incriminato.

Come si cura l’allergia alimentare?

L’allergia alimentare canina non può essere curata. Tuttavia, per contrastare e tenere sotto controlli i sintomi di allergia nel cane è sufficiente adottare un regime dietetico basato sull’esclusione di quel determinato alimento.

La dieta ideale dovrebbe includere una sola fonte di proteine vegetali o animali associata a una di carboidrati.

Una valida alternativa è rappresentata da una buona dieta casalinga, composta da alimenti freschi, controllati e privi di additivi. Ricordiamo però che questo regime alimentare non deve essere improvvisato, ma preparato con l’aiuto del veterinario.

In conclusione, prevenire questo disturbo è impossibile. Intervenire al più presto è fondamentale per restituire benessere e salute al nostro fedele amico a quattro zampe.

Questo articolo non sostituisce in alcun modo il parere di uno specialista.

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