3 abiti iconici che hanno scritto la storia delle passerelle

Colori stravaganti, linee strutturate e tessuti preziosi, la storia delle passerelle più famose del mondo è stata scritta da Fashion Designer visionari che hanno sfruttato la propria creatività per creare vere e proprie opere d’arte da indossare. 

Chanel, Valentino, Armani, le maison di moda più note al mondo hanno conquistato l’Olimpo del fashion grazie a modelli sartoriali unici e intramontabili che hanno segnato la storia del costume. Oggi vedremo insieme i 3 abiti iconici che hanno cambiato la storia delle passerelle… sei sicuro di conoscerli tutti.

1. Il tailleur Chanel

Cominciamo la nostra classifica con quello che senza dubbio è considerato il modello n.1 della maison parigina più famosa del mondo. Il tailleur Chanel è sul punto di spegnere le sue prime 100 candeline, nasce infatti nel 1923 e non sembra affatto destinato a tramontare.

La sua creatrice è la geniale Mademoiselle Coco Chanel che cominciò a lavorare alla sua realizzazione già nel 1917. L’idea iniziale era quella di creare un abito pratico, ma elegante, simbolo della donna moderna ed emancipata. Coco vestiva donne pratiche, dinamiche ed indipendenti e le sue creazioni dovevano riflettere questi stessi valori attraverso le trame dei suoi tessuti. 

Inizialmente l’iconico completo giacca e gonna venne realizzato in jersey, ma raggiunse l’apice della sua popolarità quando quest’ultimo venne sostituito con il tweed, un materiale che Mademoiselle comincia ad utilizzare a partire dagli anni ’20 del secolo scorso.

L’iconico tailleur in tweed venne presentato ad un ristretto gruppo di giornalisti e critici di moda senza raggiungere il successo sperato, è solo durante il dopoguerra che la sua fama esploderà facendolo divenire uno dei modelli da signora più eleganti di tutti i tempi.

2. L’abito in maglia Missoni

Missoni è per tutti noi sinonimo di colore e originalità, le sue creazioni ispirate alla cultura hippy degli anni ’70 innamorano e affascinano ancora oggi milioni di persone in tutto il mondo.

La creazione iconica di Missoni  è il suo abito in maglia, una vera e propria esplosione di trame e colori. Siamo nel 1969 in piena rivoluzione studentesca, la donna ricerca novità che possano trasmettere la sua rinnovata dinamicità e praticità. Siamo nell’esplosione del movimento femminista, la donna moderna è proprio quella Missoni decide di vestire con il suo abito in maglia, pratico, comodo, aderente e multicolor.

3. L’abito Aragosta di Elsa Schiapparelli

Solo evocare il suo nome ci trasporta in un universo fatato dai colori rosa shocking e dalle forme sensuali. Elsa Schiapparelli è considerata da molti la risposta italiana a Coco Chanel. La sua rivoluzione nel mondo del fashion travolge l’universo femminile con una vera e propria dichiarazione di sensualità ed eleganza.

L’abito aragosta fece grande scalpore, proprio per il chiaro riferimento alla sessualità femminile simboleggiato dalla grande illustrazione di un’aragosta realizzata da Salvador Dalì per la gonna del maxi dress disegnato dalla fashion designer italiana.

La collaborazione tra i due artisti nasce nel 1937 e dà vita a un abito in organza bianca decorato con una grossa aragosta rossa. Inutile dire che la provocazione diviene immediatamente un grande successo, tanto da portare l’abito sulle copertine dei più celebri magazine di moda.

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