Quale sará l’impatto dell’integrazione BIM e GIS sul futuro del mondo delle costruzioni? Ci saranno dei veri vantaggi per la progettazione delle infrastrutture? Ne abbiamo parlato insieme agli esperti di Prosoft Academy che ci illustreranno i principali aspetti e innovazioni apportati dall’integrazione di queste due metodologie di lavoro.

Cos’è il GIS?

Acronimo di Geographical Information System, il GIS anche detto sistema informativo geografico, è uno strumento di analisi del territorio che consente di rilevare moltissimi dati di diversa natura. Si tratta di strumenti informatici studiati per la gestione e la pianificazione del territorio: permettono di effettuare analisi e rappresentazioni dello spazio e degli eventi che si verificano in esso. 

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In commercio esistono diversi tipi di software in grado di svolgere diverse operazioni e rilievi, utili ai fini delle pianificazioni urbanistiche e della realizzazione di piani di Protezione Civile o di cartografie tematiche. I sistemi geografici si distinguono da qualsiasi altro sistema informatico: nei software geografici, alle comuni operazioni che si possono svolgere sui database (come ricerche, analisi statistiche, grafici etc.) si aggiungono le funzionalità proprie di un GIS, come la memorizzazione di dati territoriali, il loro trattamento e soprattutto la loro rappresentazione sotto forma di cartogrammi o tabelle ritagliati su porzioni di territorio più o meno estese.

Grazie a queste tecnologie l’utente ha a disposizione uno strumento che permette la visualizzazione e l’analisi di informazioni utili per spiegare eventi, pianificare strategie o progettare infrastrutture territoriali. Facciamo alcuni esempi:, si può localizzare qualsiasi oggetto presente sul terreno oppure studiare l’evoluzione del paesaggio agricolo, o ancora studiare i percorsi dei fiumi attraverso il tempo.

La rivoluzione del 3D ha investito anche i sistemi informativi geografici che dalla classica progettazione in 2D è passata al Building Information Modeling (BIM) in 3D. GIS e BIM sono rimasti a lungo due realtà separate, pur rientrando entrambi nel processo di digitalizzazione dei dati di pianificazione e progettazione. Oggi però è chiaro che insieme possono determinare importanti evoluzioni nel campo della progettazione sia nel settore pubblico che privato.

L’Integrazione BIM e GIS  rappresenta una vera e propria rivoluzione nel modo di progettare e costruire infrastrutture. Il BIM è da intendere come un contenitore digitale di informazioni, tridimensionali relative ad un edificio oppure un’infrastruttura mentre il GIS è il sistema informativo geografico che mostra gli eventi che si verificano in un determinato territorio. 
Entrambi i metodi potranno avere un notevole miglioramento grazie a tale integrazione: BIM otterrà beneficio dall’integrazione con i dati geografici e con gli strumenti GIS, così come i sistemi GIS possono essere arricchiti dalle informazioni provenienti dai progetti BIM.

I vantaggi dell’integrazione BIM-GIS

Quali sono i principali vantaggi apportati dall’unione delle due metodologie? Innanzitutto sarà possibile valorizzare il dato informativo come elemento centrale dell’intero processo: nonostante abbiano esigenze diverse, le due parti hanno bisogno di interrogare i dati all’interno di un unico database.

Grazie ai dati integrati dal GIS sará possibile progettare edifici ed infrastrutture all’interno di un contesto molto più realistico, questo si traduce in una diminuzione del margine di errore da parte dei progettisti, soprattutto nella fase preliminare e di piano di fattibilità, integrando il progetto BIM con il DB topografico e cartografico, ed inquadrando il progetto in un sistema di coordinate.

Inoltre, le informazioni di progetto, in particolar modo quelle sull’effettiva realizzazione dell’opera (il cosiddetto “as built”), sono di fondamentale importanza per l’aggiornamento dei sistemi GIS, che in questo modo possono raggiungere un livello di precisione più elevato. Per averne un esempio basti pensare al recente Archivio Nazionale Informativo delle Opere Pubbliche, nato in seguito ai recenti crolli di ponti: le informazioni richieste per monitorare le opere trovano grande beneficio dalla realizzazione di un modello BIM.

Ma i vantaggi dell’integrazione BIG e GIS sono riscontrabili anche in altri ambiti, non solo nella progettazione, ad esempio nell’architettura e in tutti i campi in cui la componente territoriale viene presa in considerazione in fase decisionale o manutentiva.

La collaborazione tra Autodesk e ESRI

La collaborazione tra Autodesk ed ESRI, uno dei maggiori produttori di sistemi software GIS e applicazioni per la gestione di basi di dati geolocalizzate, non è certo una novità. I due enti lavorano insieme per fornire un ambiente in cui i professionisti GIS e BIM possano collaborare attraverso lo scambio di dati in modo più semplice, riducendo la perdita di informazioni e i tempi di lavoro. 

Su Autodesk Civil 3D e su Autodesk InfraWorks è già presente il modulo ArcGIS Connector per l’importazione in InfraWorks e in CIVIL 3D lo scambio bidirezionale dei dati con ESRI ArcGIS Online. Mentre per gli utenti ESRI, invece, è possibile ora leggere in ArcGIS Pro i file prodotti in Revit, oltre che convertire file .IFC attraverso l’estensione Data Interoperability

I corsi di formazione Prosoft Academy su CIVIL 3D e InfraWorks

Per poter lavorare in BIM è assolutamente imprescindibile la conoscenza di Autodesk Civil 3D, soprattutto per la parte definitiva ed esecutiva. Basato su AutoCAD, offre funzionalità dedicate per la progettazione stradale e ferroviaria, e per i sottoservizi a gravità, come le fognature e le reti di drenaggio, ed in pressione, come le reti di acquedotto e del gas.

Autodesk InfraWorks offre un ambiente innovativo per la progettazione BIM nelle fasi preliminari e di piano di fattibilità: permette la progettazione di infrastrutture all’interno del contesto tridimensionale realistico, e permette il passaggio di tutte le informazioni ad Autodesk Civil 3D.

Prosoft Academy, centro certificato Adobe ha formulato per l’anno 2020-2021 due proposte formative dedicate a questo ambito:

  • Civil 3D e InfraWorks – Corso certificato Autodesk – Livello Base
  • Civil 3D e InfraWorks – Corso certificato Autodesk – Livello avanzato 

I corsi si rivolgono a  chiunque voglia acquisire conoscenze su Autodesk Civil 3D e InfraWorks, per adottarli come veri e propri strumenti di studio, di progettazione, di analisi e di gestione del processo progettuale integrato, ed è finalizzato alla conoscenza e all’utilizzo della tecnologia BIM applicata alle infrastrutture.

Se sei alla ricerca di un corso di Progettazione 3D puoi consultare il ricco catalogo Emagister, troverai numerosi corsi online e presenziali proposti dai migliori centri formativi d’Italia.

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