Un giorno Zuckerberg si trovava a dare lezione a giovani studenti in un programma extrascolastico sull’imprenditoria, e viene colpito da una risposta data da uno dei suoi più promettenti studenti: il ragazzo rivelava di non essere sicuro di poter andare al college perché sprovvisto di documenti.
Così Zuckerberg ha pensato alla storia della propria famiglia ed è nato l’editoriale pubblicato sul Washinton Post. I suoi bisnonni, arrivarono in America passando per Ellis Island, i suoi due nonni erano un postino e un poliziotto, i genitori diventarono medici, e tutti noi sappiamo la storia di Zuckerberg e di come ha fondato la sua azienda.
Oggi il CEO di Facebook è di nuovo alle prese con un progetto di grande portata chiamato FWD.us, un’organizzazione fondata da leader delle imprese tecnologiche degli Stati Uniti, che si prefigge l’obiettivo di costruire l’economia della conoscenza. Per realizzare questo è necessario “attrarre i migliori talenti e chi lavora sodo”, la loro provenienza non importa.
Alla base del cambiamento c’è un nuovo approccio globale basato su una riforma dell’immigrazione, che nel rispetto di alcune regole, semplifichi il processo verso la cittadinanza, e sugli investimenti di una ricerca scientifica capace di apportare benefici a molti e non solo a pochi. E i leader di grandi compagnie della Silicon Valley come Google, Yahoo! e LinkedIn, hanno risposto favorevolmente e appoggiano Zuckerberg.
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