Gli animali da compagnia possono incidere positivamente sulla nostra quotidianità, diventando dei veri e propri fedeli compagni di vita. La loro presenza allieta le giornate, aiutandoci ad alleviare lo stress e i problemi di ogni giorno.

Quanto detto finora è la base teorica su cui si fondano le pratiche di pet therapy, ovvero un’azione non classicamente definita come “terapeutica” che grazie al coinvolgimento di un animale apporta numerosi benefici nella sfera personale di un individuo.

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Non tutti gli animali domestici sono indicati per pratiche di pet therapy, ma solo come cani, gatti, cavalli e asini (gli ultimi due indicati per coloro che dispongono di spazi adeguati), a causa del loro profondo legame con il mondo umano.

La presenza di un animale da compagnia nella vita di un paziente, sia esso giovane, anziano o affetto da particolari patologie, può apportare notevoli benefici alla qualità delle sue giornate, intrattenendolo e creando un solido rapporto di amicizia.

In questo articolo cercheremo di concentrarci sui benefici della pet therapy su un paziente anziano.

Pet therapy per anziani: i benefici

È noto come il prendersi cura di un animale da compagnia ci permetta di migliorare il tono del nostro umore. Rivolgere le attenzioni verso un altro essere vivente, specie se bisognoso di affetto, è un vero e proprio toccasana che aiuta a lasciarsi alle spalle i problemi quotidiani e lo stress di ogni giorno.

La pet therapy nasce proprio come ausilio per aiutare le persone a superare dei traumi grazie all’aiuto dei nostri amici a quattro zampe. Ma quali sono i benefici specifici della pet therapy

L’efficacia della pet therapy deriva tutta dalle modalità attraverso le quali gli animali, prettamente domestici, riescono a costruire legami affettivi con gli esseri umani. Ad esempio, nel caso dei soggetti anziani affetti da patologie o bisognosi di compagnia, adottare un animale domestico può migliorarne notevolmente la qualità di vita, grazie all’affetto unico che cani, gatti e company sono in grado di garantire.

L’importanza emotiva e fisiologica della pet therapy

La vicinanza di un animale domestico può aiutare l’anziano a recuperare gli affetti che potrebbe aver perso a causa delle vicissitudini della vita. Non soltanto, un pet risulta di fondamentale supporto per i pazienti affetti da patologie nel superamento delle proprie problematiche fisiche e mentali, dimostrandosi fondamentale nel migliorare il benessere e le condizioni di salute.

Infatti, i benefici degli animali da compagnia sono visibili sia a livello fisico che emotivo, permettendo un miglioramento della qualità di vita ad ampio raggio. Prendersi cura di un cucciolo permette di trasmettere e ricevere affetto, essenziale per superare la depressione e momenti di stress, senza trascurare gli effetti della prassi relativi al contrasto degli stati d’ansia.

Osservando il fenomeno dal punto di vista fisiologico, invece, l’adozione di un animale da compagnia permette di ridurre la pressione sanguigna, la frequenza delle pulsazioni e, più in generale, di migliorare le condizioni del cuore e della circolazione. Sono numerosi gli studi e le ricerche scientifiche a supporto della pet therapy.

Per poter approfondire il settore dell’animal care e specializzarsi in servizi di pet therapy per  anziani è importante ricevere la giusta formazione per svolgere questo lavoro con competenza, per questo i corsi specializzati, offerti da CORSICEF risultano estremamente efficaci per apprendere nozioni relative al trattamento e all’addestramento degli animali domestici.

Esempi comuni di animali da pet therapy

Non tutti gli animali da compagnia vengono adottati nelle attività di pet therapy: cani e i gatti sono le due tipologie ampiamente consigliate per questo tipo di attività. La prima scelta ricade spesso sui cani, questi animali, infatti, possiedono una natura fortemente giocosa, tale da poter aiutare nel trattamento di problemi emotivi e altre patologie.

Anche gli amici felini non sono da sottovalutare, infatti spesso sono in grado di dimostrarsi amorevoli e riconoscenti, perfettamente a loro agio in compagnia di anziani o persone con malattie di varia gravità.

Esistono anche altre alternative, più difficili da gestire perché richiedono ampi spazi e un investimento maggiore in denaro, stiamo parlando di un cavallo, da adottare all’interno di ampi spazi verdi adatti per il loro movimento. Un’alternativa alla portata di tutti può essere una visita quotidiana in maneggi appositi, all’interno dei quali poter stare in compagnia di un cavallo o di un pony.

Conosciuta anche come “onoterapia”, la pet therapy in compagnia degli asini permette all’individuo di godere dell’affetto garantito da un asino, animale docile e particolarmente empatico.

Focalizzando l’attenzione sui soli cani, però, è interessante fare un excursus sulle razze differenti da affiancare a un anziano, in modo tale da migliorarne notevolmente le condizioni di vita.

I cani da impiegare nella pet therapy: le razze più adatte

Esistono diverse razze canine adatte alla pet therapy. I preferiti sono i golden retriever, razza giocosa e incredibilmente amorevole, in grado di garantire affetto smisurato a grandi, piccini e anziani.

Un’altra scelta frequente sono i labrador, più docili dei golden ma ugualmente affettuosi, così come il pastore tedesco, dal portamento fiero e dal carattere mansueto. Altre alternative possono essere i border collie e i jack russell: entrambe le razze si contraddistinguono per una certa dinamicità, oltre che per la fedeltà che riescono ad esprimere nei confronti del padrone.

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