Gli animali domestici diventano presto veri e propri membri della famiglia. I nostri amici animali ci tengono compagnia durante le lunghe giornate di smart working e allietano le nostre giornate riempiendoci di attenzioni.

Se si pensa a un animale domestico è facile immaginare un cane o un gatto, ma in realtà molte persone sono amanti degli animali esotici domestici. Chi vive in abitazioni particolarmente ampie ha la possibilità di arricchire i propri spazi con specie differenti, poco diffuse sul territorio in cui si risiede. Il discorso è valido anche per chi abita in appartamenti più piccoli, ma è certo che i primi partono avvantaggiati rispetto a coloro che hanno a disposizione spazi meno ampi.

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Potrà apparire sorprendente per alcuni, ma prese le dovute misure di igiene e sicurezza è possibile allevare in casa diversi tipi di animali esotici, dalle specie più comuni (si pensi, ad esempio, alle tartarughe) sino alle meno comuni (iguane, pappagalli, gechi e pesci tropicali). Detto ciò, esaminiamo più nel dettaglio gli aspetti riguardanti l’esotismo nell’ambito del possesso di animali domestici.

Perché possedere un animale esotico in casa propria?

La parola “esotismo“ viene utilizzata per indicare l’abitudine a circondarsi di oggetti, di usi, di costumi o di qualsiasi altro elemento riconducibile ad una cultura lontana, non “endemicamente” presente nel Paese nel quale si risiede. L’esempio più comune è quello del pappagallo, un animale presente in molte case europee, ampiamente presente nel continente africano e nei paesi tropicali, ma non facente parte della fauna tipica dell’area mediterranea.

Sono diversi i motivi che spingono gli appassionati  di animali esotici a scegliere animali poco comuni come cuccioli da compagnia, generalmente hanno a che vedere con un particolare senso per la ricercatezza che contraddistingue il comportamento di questi animali: possedere un animale proveniente da una terra lontana, viene vista come una cosa originale, eccentrica, nonché certamente ammissibile, purché le condizioni dei pets, con riferimento alla salute e alla vivibilità, vengano tutelate e rispettate a dovere.

Gli animali esotici domestici più comuni

Non è semplice stilare un elenco completo delle specie esotiche domestiche, con riferimento alle aree climatiche subcontinentali o temperate – per intenderci, quelle in cui risiede gran parte dell’Italia – è pressoché impossibile, per una semplice questione di spazio. Tuttavia, è ugualmente possibile prendere in considerazione alcune delle specie più note e amate dai cultori dell’esotismo.

Le specie più comuni tra gli amanti dell’esotismo sono senza dubbio le iguane e i pappagalli, entrambi accostabili a climi piuttosto caldi (di certo più caldi di quelli presenti in Italia); basti pensare alle iguane delle Galápagos, in Ecuador, abituate a vivere a temperature elevate e che, nel periodo più freddo dell’anno, non scendono al di sotto dei 20 °C. E che dire delle tartarughe? Sia le specie marine che quelle terrestri vengono generalmente accostate a territori lontani, con riferimento, ad esempio, a quelle nazioni che vantano un affaccio sull’oceano. 

Anche le testuggini, però, rientrano perfettamente tra gli animali esotici da ospitare all’interno di un acquario. Infine, da non trascurare rettili come i serpenti o i gechi, i piccoli roditori (gerbilli e furetti) e i pesci tropicali.

Animali esotici: come prendersene cura

Gli animali esotici richiedono particolare cura e attenzione, perchè provenendo da habitat completamente differenti, richiedono dei trattamenti specifici, forse anche più di quelli normalmente previsti per i nostri amici a quattro zampe, che possano garantire loro il benessere che meritano. Impossibile pensare di ricreare da zero un habitat pluviale, desertico o qualsiasi altro ambiente naturale all’interno della propria abitazione, specie se localizzata in un’area continentale o temperata: non si hanno i mezzi e, di fatto, non si otterrà che una riproduzione scarna di ciò che la natura ha creato da sé.

Fatta questa premessa è però necessario adoperarsi per far sentire i nuovi amici come a casa, garantendogli una vita lunga, nutrendoli con gli alimenti che troverebbero comunemente all’aria aperta e trascorrendo le loro giornate a temperature che rispecchino per quanto possibile i loro luoghi d’origine.

Da questo punto di vista, potranno tornare utili lampade particolari, riscaldanti o capaci di regolare l’illuminazione nel dettaglio; essenziali potranno essere anche ventilatori e purificatori dell’aria, oltre ai vegetali da collocare in acquari, ampolle o gabbie.

Valutare la possibilità di prendere attestati relativi all’Animal Care

Prendersi cura di un animale esotico personalmente e affidarsi ad un veterinario esotico, è una cosa che richiede una particolare attenzione. Pertanto, si prenda in considerazione l’eventualità di seguire corsi appositi, che possano aiutare il proprietario di una specie esotica nella scelta del miglior trattamento dal punto di vista del benessere della bestiola.

Un esempio è dato dai corsi CEF, con particolare riferimento alle opportunità disponibili nell’area dell’Animal CareOttenuta una buona formazione, si avranno certamente maggiori competenze per trattare gli animali con grande cura, potendo garantire loro tutto il benessere che si meritano.

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