COVID 19: COME GESTIRE CONCRETAMENTE L’EMERGENZA DI MESSA IN SICUREZZA DELLE AREE DI LAVORO E RISPETTARE I PROTOCOLLI SANITARI NAZIONALI

Dopo diverse settimane di fermo, tra pochi giorni dovrebbe finalmente iniziare la cosiddetta “Fase 2”, in cui verrà consentito ad altre attività produttive considerate “non essenziali” di poter riprendere la propria attività produttiva, a condizione che venga garantita l’effettiva attuazione di precisi protocolli sanitari nazionali.

La messa in sicurezza degli ambienti lavorativi è diventata la condizione necessaria e imprescindibile per poter garantire la sicurezza dei lavoratori ed evitare la diffusione dei contagi.
La normativa nazionale e regionale a riguardo si è pronunciata molteplici volte, generando spesso confusione.
In mancanza di protocolli certi, molte aziende si sono arrangiate, improvvisando sanificazioni dei propri stabili e ordinando online mascherine e igienizzanti, senza aver alcuna certezza riguardo al presidio medico chirurgico del materiale acquistato.

Come si può rendere gli ambienti lavorativi sicuri?
Cosa dicono le disposizioni legislative in materia per uffici, attività commerciali e attività produttive?
Quali caratteristiche deve avere una mascherina per essere valida e utile?
Come deve essere effettuata la sanificazione dei locali?
Come si possono richiedere i crediti di imposta?
Come ci si deve comportare nel caso di un dipendente positivo al Covid-19? E nel caso di un familiare di un dipendente?
Se un dipendente si ammala in azienda di chi è la responsabilità? C’è rischio di responsabilità penale?
Come si svolgono i controlli per verificare se un’azienda sta rispettando i protocolli sanitari?