Cerchi un’esperienza decisamente entusiasmante che ti permetta di arricchirre il tuo bagaglio culturale? La tua passione più grande è diventare Archeologo? Bene, questo articolo fa proprio per te. Scopriamo insieme cos’è questa figura professionale e quali sono le modalità per specializzarsi in questo campo umanistico.
Innanzitutto cominciamo a dire che l’archeologia è una passione, qualcosa che si ha dentro a prescindere dalle possibilità lavorative, dalle aspirazioni professionali e dalle opportunità di guadagno. Per questo bisogna dire come il percorso didattico per arrivare alla laurea di Archeologia è molto arduo e richiede tantissimo studio ed impegno. Ma cominciamo dall’inizio.
L’archeologo è un professionista qualificato in una delle branche dell’archeologia, ossia quella vasta disciplina che studia le civiltà e le culture umane del passato e le loro relazioni con l’ambiente circostante, mediante la raccolta, la documentazione e l’analisi delle tracce materiali che hanno lasciato; è quindi una figura professionale che ricostruisce la storia di un territorio o di un sito archeologico analizzando e interpretando le testimoniante delle civiltà ivi rinvenute. Le sue attività principali sono:
- Svolge attività di ricerca e studio, recupero, conservazione e valorizzazione dei reperti (architetture, manufatti, resti biologici e umani…),
- vigilare sulla tutela del patrimonio archeologico nazionale identificando soluzioni che permettano di realizzare opere sul territorio senza danneggiarlo.
- coordina e svolge la ricerca sul terreno, lo studio e la contestualizzazione storica dei siti e dei materiali;
- valorizza e rende fruibile il patrimonio archeologico in relazione ai diversi tipi di destinatari, anche non specializzati, collaborando con gli enti e le istituzioni locali alla promozione del territorio;
- svolge compiti di controllo archeologico in rapporto agli interventi di edilizia pubblica e privata.
Nata come disciplina operante nell’ambito dell’antichità classica, l’archeologia (derivante dal greco arcaios “antico”, e logos, “studio”) ha progressivamente esteso i suoi campi di indagine fino ad interessarsi a periodi più recenti (Preistoria, Medioevo, Orientale e Topografia antica). Per avviarvi lungo la strada che vi porterá a diventare archeologi sarebbe meglio che aveste frequentato il liceo classico: greco e latino antico vi capiteranno subito tra i piedi e se li affronterete senza avere un’infarinatura su come si fa una versione, potreste avere grossi problemi…ma andiamo con ordine:
- Laurea triennale: Molte Università in Italia hanno un gran livello di Archeologia e di professori/archeologi specializzati e competenti. In triennale dovrai scegliere quale ambito storico intraprendere, tra i diversi curriculum esistenti.
- Laurea magistrale: della durata di due anni, è solitamente una laurea incentrata sul periodo greco, su quello romano e su quello medioevale anche se ultimamente sono fioriti curriculum che si concentrano di più sul Vicino Oriente (altrimenti detto Medio Oriente), sull’Egitto antico o sull’Asia. Questi curriculum includono esami sull’egittologia, l’assirologia, la civiltá bizantina e l’archeologia e la storia musulmane.
- Ultimo step “obligatorio” per accedere a più alti livelli di dirigenza e di elevata responsabilità, consiste nel proseguire con un percorso post-lauream costituito dalla Scuola di specializzazione in beni archeologici oppure dalla Scuola di dottorato in archeologia.
Gli sbocchi occupazionali inerenti a questa materia sono:
- Istituzioni ed enti pubblici preposti allo scavo, alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio archeologico, come Soprintendenze e Musei
- Istituzioni ed enti pubblici, privati e del terzo settore, che si occupano di studio, ricerca e diffusione culturale in relazione al patrimonio archeologico, come Enti locali, Fondazioni
- Società/imprese/cooperative specializzate in consulenza e servizi che collaborano con gli enti e le istituzioni sopra elencate.
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