Il settore sanitario, insieme a quello dell’istruzione è stato oggetto negli ultimi anni di riforme e cambiamenti, così percorsi di studio, professioni, enti e istituzioni, sono da noi confusi e scambiati con qualcosa che già non esiste più o è radicalmente cambiato. Questo è il motivo per cui in questo post cercheremo di esplorare come sono cambiati alcuni ruoli in ambito sanitario, concentrandoci questa volta sulle figure manageriali.

Ci siamo rivolti così al Centro Studi Comunicare l’Impresa che organizza, in convezione l’Università LUM Jean Monnet, percorsi formativi “tailor made” pensati per rispondere all’evoluzione del mercato del lavoro e ai cambiamenti di cui abbiamo prima accennato. Abbiamo avuto il piacere di parlare con Maria De Vito, Responsabile Selezioni del Centro Studi Comunicare l’Impresa, che ci ha aiutato a capire un po’ come sta cambiando questo settore.

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Entriamo in contesto per capire le differenze, rispetto al passato, del Coordinamento in ambito sanitario

Il coordinatore sanitario è il professionista che coordina, all’interno di un’unità operativa o di un dipartimento ospedaliero, tutte le figure rientranti nelle professioni sanitarie, e quindi: infermieri, ostetriche, tecnici sanitari, di radiologia e della riabilitazione. In passato veniva chiamato Caposala, termine ormai obsoleto e superato, dopo l’affermazione dell’infermieristica come professione autonoma.

Quali profili possono aspirare a ruoli manageriali e di coordinamento in ambito sanitario? Che titoli di studio bisogna avere?

Per ricoprire il ruolo di coordinatore delle professioni sanitarie, occorre per legge aver conseguito il master in Management e Coordinamento delle professioni sanitarie. Per accedere al master bisogna essere in possesso dei seguenti requisiti: laurea di primo livello o specialistica secondo il vigente ordinamento riguardante una professione sanitaria, si intendono le professioni stabilite dalla Legge n.43 del febbraio 2006.

Secondo l’Art 1della Legge 01 del gennaio 2002,  al corso possono essere ammessi anche coloro che sono in possesso di diplomi,  conseguiti in base alla normativa precedente, appartenenti alle professioni sanitarie di cui alle leggi 26 febbraio 1999, n. 42, e 10 agosto 2000, n. 251 e 01 febbraio 2006 n 43.

In particolare, il corso interessa tutti i profili di cui alla legge 43/2006. I destinatari del Master di Coordinamento delle Professioni Sanitarie sono, inoltre, coloro che possiedono una laurea triennale o specialistica o una laurea dell’ordinamento precedente al DM 509/99 in scienze dell’amministrazione, giurisprudenza, scienze giuridiche, economia.

Per svolgere funzioni di questo tipo quanto conta l’esperienza?

Questi ruoli stanno cambiando, oggi non è richiesto solamente avere l’esperienza, ma una capacità culturale e professionale qualificata, e soprattutto l’approccio e il comportamento che favorisce innovazione all’interno della propria area di appartenenza. Il ruolo del coordinatore è soggetto ai continui cambiamenti che coinvolgono un sistema complesso come quello sanitario. Si trova così a doversi adattare a innovazioni organizzative, nuovi bisogni e alla necessità di conoscenze tecniche nuove. In un contesto simile, le competenze personali diventano un fattore competitivo molto importante, in grado di influire direttamente sulle prestazioni aziendali.

La formazione manageriale può giocare un ruolo determinante all’interno delle organizzazioni ospedaliere, dando un passo importante verso l’innovazione dell’assistenza sanitaria. Per questa ragione la formazione manageriale ha la possibilità di incidere in maniera determinante sull’evoluzione delle organizzazioni ospedaliere, offrendo importanti cambiamenti verso

l’innovazione dell’assistenza sanitaria. È per questo che seguire oggi un percorso formativo come il master in Coordinamento delle professioni sanitarie, diventa requisito essenziale per chi ha incarichi di responsabilità nelle Asl e negli ospedali.

Quali sono le principali competenze tecniche e capacità (anche umane) essenziali per svolgere un ruolo di manager in ambito sanitario?

Diciamo che queste competenze possono variare abbastanza a secondo del tipo di ruolo e funzioni, ma se dovessimo fare riferimento a una base comune, sicuramente tra le competenze di tipo specialistico, rientrerebbero quelle clinico assistenziali.  Abbiamo già parlato dell’importanza che le competenze manageriali rivestono per questi ruoli e soprattutto  l’approccio verso i problemi e la grande capacità non solo di individuare soluzioni, ma di farlo favorendo l’innovazione. Inoltre, per un coordinatore sono importantissime le capacità relazionali e di leadership.

Che requisiti deve avere un master che prepara a svolgere questo ruolo? Durata, crediti, programma, modalità…

Il Master di Coordinamento delle Professioni Sanitarie deve rispondere ai requisiti voluti dalla legge 43/2006, per ottenere l’incarico di funzioni di coordinamento del personale sanitario. Deve quindi essere un Master erogato da Università riconosciute dal Miur, sia pubbliche che private, a cui si può accedere con una Laurea triennale o un titolo equipollente. La durata deve essere minimo annuale, o comunque non inferiore a 1500 ore totali ; il conseguimento del titolo di Master Universitario di 1° livello consente di acquisire 60 crediti formativi.

Oggi viene data anche la possibilità di seguire master on-line che hanno la stessa validità legale di quelli svolti in presenza. La flessibilità della formula on line offre decisamente vantaggi rispetto ai tradizionali programmi “in presenza”, uno tra questi è la possibilità di seguire le video lezioni ovunque, anche da tablet o da cellulare e in qualsiasi orario della giornata (anche di notte). Poter decidere autonomamente quando seguire le video lezioni consente di formarsi e specializzarsi pur lavorando a tempo pieno. Inoltre, l’assistenza e la guida di un tutor personale consente di essere seguiti e supportati per l’intero percorso.

L’Università LUM Jean Monnet offre master diretti a diverse figure, potrebbe brevemente ricapitolare le principali differenze tra questi ruoli.

Per quanto riguarda i Master on-line inerenti le tematiche sanitarie, oltre al Master in Management e Funzioni di Coordinamento delle professioni sanitarie, l’Università LUM ha costituito altri due percorsi formativi altamente professionalizzanti: il master di 1° livello in Management delle Cure Primarie e Territoriali: il Professionista Specialista e il Master di 2° livello in Direzione e Management delle Aziende Sanitarie.

Il Master in “Cure Primarie e Territoriali” nasce dalla necessità di assicurare una continuità assistenziale a livello territoriale e distrettuale, attraverso la presa in carico della persona con la sua integrazione nei servizi della rete socio sanitaria. Questa necessità scaturisce dalla consapevolezza che un sistema sanitario avanzato come quello italiano in pieno cambiamento non può fondare i suoi principi sull’improvvisazione.

Dai recenti cambiamenti legislativi sono nati nuovi modelli organizzativi che devono garantire continuità assistenziale con livelli di assistenza complessi, e questo master ha lo scopo di far fronte a problemi di qualità dei servizi, formando professionisti con competenze avanzate in ambito clinico assistenziale e organizzativo gestionale.

Il Master di 2 ° livello in Direzione e Management delle Aziende Sanitarie – Strumenti di Controllo, Responsabilità Professionali e Analisi del Rischio (MADIMAS) è diretto a professionisti che svolgeranno funzioni dirigenziali in ambito tecnico-amministrativo ed economico-gestionale di strutture sanitarie pubbliche o private come ASL, ospedali, presidi ospedalieri, residenze sanitarie e case di cura, e inoltre laboratori, dipartimenti e distretti, o per esercitare attività di tipo consulenziale.

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