Nonostante il processi di recruiting siano sempre più digitalizzati, c’è uno strumento intramontabile che continua ad essere il punto saliente di tutta la fase di selezione dei candidati. Oggi parliamo del colloquio e di come si sia evoluto per rimanere al passo con i tempi.

Il Colloquio rappresenta il primo e vero momento di incontro e di interazione tra il candidato e il recruiter e permette a quest’ultimo di comprendere e analizzare tutti gli aspetti che il candidato mette in gioco. Il selezionatore analizza e valuta dove il selezionato focalizza la sua attenzione, dove colloca lavoro, interessi, aspetti extralavorativi, quali elementi emotivi, affettivi, comunicativi non verbali mette in atto, quali obiettivi si pone con che priorità e qual è il livello di empatia espressa. 

Inutile dire che gran parte dell’esito dell’iter di selezione dipende proprio dal colloquio, indipendentemente dal tipo di strutturazione e finalità della stesso. Infatti, potremmo affermare che esso costituisca una sorta di comunicazione a due vie, mette in gioco processi osservativi, interattivi, interpretativi, identificativi, proiettivi e reattivi, verbali e non verbali (consci e inconsci), stimoli comunicativi, di relazione e di contenuto. Non bisogna sottovalutare che il processo comunicativo e valutativo avviene da parte di entrambe le figure chiamate in causa, da una parte il selezionatore nei confronti del candidato e da parte di quest’ultimo nei confronti del selezionatore e dell’azienda per come gli è stata presentata e per come egli la percepisce.

A causa delle limitazioni imposte dal COVID-19 e dall’avanzare delle modalità di smart working, l’intero processo di ricerca e selezione del lavoro si sta spostando quasi totalmente sul web.

Grazie alle numerose piattaforme di videocall, i colloqui online sono all’ordine del giorno e sono una buona soluzione per rendere più semplice l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Visto con gli occhi di un candidato, la ricerca di un nuovo lavoro, era già da tempo affidata al mondo digitale, oggi possiamo affermare che la trasformazione digitale è ormai giunta a maturazione completa, dato che anche da parte delle aziende vi è una disponibilità sempre maggiore di sfruttare i canali online.

Uno dei nuovi trend che si sta via via affermando è quello del video colloquio in differita. A differenza di quello che si può pensare, il video colloquio non fa riferimento al classico colloquio effettuato tramite canali digital, come ad esempio Skype, Zoom o altre piattaforme online.

Non bisogna neanche confonderlo con il video curriculum, che rappresenta piuttosto una modalità diversa in cui il candidato presenta il proprio curriculum.

Che cos’è un video colloquio?

Il video colloquio in differita infatti, si pone tra queste opzioni citate come strumento di digital recruiting, permettendo ai candidati di affrontare un colloquio di selezione registrandolo.

Vediamo nello specifico di cosa si tratta. L’azienda presenta al candidato una serie di domande e quest’ultimo, attraverso una piattaforma, dovrà registrare le sue risposte in un lasso di tempo determinato. La tipologia e il numero di domande e la durata concessa per rispondere, sono variabili che deciderà l’azienda a seconda delle proprie strategie di recruiting. Una volta completata l’intervista virtuale, si invia la propria registrazione.

EASYRECRUE è sicuramente una delle piattaforme più utilizzate per questo tipo di processo, infatti, oltre a mettere a disposizione il servizio di registrazione del video colloquio, propone anche un sistema che utilizza un algoritmo basato sull’intelligenza artificiale che suggerisce ai recruiter i candidati più adatti, basandosi su criteri come il contenuto verbale, intonazione, espressività, gestualità etc.

I vantaggi di questo tipo di strumenti è la possibilità data ai recruiter di visionare i vari candidati facendosi dunque già un’idea del loro standing e dello stile comunicativo. Parliamo poi anche di un netto miglioramento in termini di tempi e costi di selezione, oltre che a un maggior coinvolgimento della linea nel processo di recruiting.

Bisogna però tenere in conto la possibilità di errori valutativi: la comunicazione in differita rappresenta un’interazione a senso unico e taglia fuori dal processo la possibilità di instaurare una relazione tra le due parti, impedendo, inoltre, al candidato di potersi interfacciare direttamente con l’azienda. Non possiamo prevedere infatti le dinamiche di interazione che si instaurerebbe in un vero colloquio conoscitivo, e proprio per questo bisogna prestare particolare attenzione a possibili distorsioni da “prima impressione”.

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Il ricco programma didattico prevede anche un modulo interamente dedicato al colloquio di selezione (face to face, online ed in differita).

Negli ultimi anni il mondo della selezione è cambiato fortemente sotto la spinta dell’innovazione tecnologica e molte aziende utilizzano nuovi strumenti nei processi di reclutamento.

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