Le 5 parole chiave della Comunicazione Visiva

L’era dei Social Network ci ha trasportato rapidamente in un tipo di comunicazione che sfrutta soprattutto gli stimoli sensoriali legati alla vista e allo sguardo. Se ne sente parlare sempre più spesso, in particolare nell’ambiente del digital marketing e della comunicazione, ma che cos’è la Comunicazione visiva?

Stando alla definizione offertaci da wikipedia la comunicazione visiva è la trasmissione di un messaggio tramite un’immagine che rappresenta in maniera metaforica la realtà. Per questa ragione  a volte si parla anche di comunicazione iconica o simbolica. La caratterististica che la distingue da altre tipologie di veicolazione di messaggi è senza dubbio la velocità con cui permette di raggiungere lo scopo informativo. Questa capacità è data soprattutto dalla sua immediatezza, semplicità di memorizzazione e facilità di comprensione del messaggio.

In realtà non si tratta affatto di una novità introdotta dal web, la comunicazione iconografica viene utilizzata con grande successo da lungo tempo, un esempio può essere la segnaletica stradale, dove immagini lineari vengono codificate come simboli di divieto o pericolo. Più in generale tutta la cartellonistica si basa proprio sulla comunicazione visiva per poter comunicare in modo efficace i propri messaggi.

Se applichiamo questi concetti al mondo corporate vedremo come la comunicazione visiva è fondamentale per il successo di ogni brand, indipendentemente dalla sua grandezza. Per poter fare in modo di generare un impatto sul proprio audience è necessario un grande studio che prevede analisi e capacità di sintesi grafica. A partire dalla definizione di un logo che rispecchi i valori aziendali, fino alla progettazione del packaging di un prodotto o alle più classiche azioni di marketing, tutto contribuisce alla definizione dell’immagine della marca, conferendo un maggiore valore al brand e distinguendolo dai suoi competitors.

Abbiamo provato a riassumere una buona strategia di comunicazione visiva in 5 parole, partiamo!

1. COLORI

Uno strumento molto utile per chi vuole approcciarsi alla teoria del colore è la ruota cromatica. Attraverso di essa è possibile utilizzare in modo corretto i colori complementari, contrastanti o le regole della triade. Attenzione anche alla psicologia del colore e ai significati emotivi che essi possono trasmettere al pubblico. La regola generale dovrebbe essere mai più di 3 colori in un singolo layout, il rischio è di creare un effetto carnevalesco che toglie attenzione al messaggio.

La scelta del colore comincia dal logo e da quella che verrá definita come palette corporate. Una scelta da non sottovalutare visto che rappresenterá la nostra azienda, generando una risposta psicologica nei nostri clienti. I  colori assumono un significato diverso nelle varie culture e rappresentano un messaggio. È stato dimostrato che il colore ha effetti diretti sulla percezione (in particolare su quella del sapore e dell’appetibilità degli alimenti), sull’umore e sul comportamento.

1. FONT

La scelta della tipografia o font è un altro fattore fondamentale nella definizione della tua immagine di marca. È possibile mescolare insieme diversi stili, ma anche qui è valida la regola “less is more”. Gioca sui contrasti, ma scegli tipografie non troppo dissimili tra loro, non usare oltre 2 tipi di font insieme.

I caratteri si suddividono in Serif, con grazie e Sans Serif, senza grazie. Times New Romans è il più noto tra i font graziati, mentre tra i Sans riconoscerai sicuramente il Verdana e il Calibri. La leggibilità di un testo varia molto a secondo dei caratteri utilizzati, per testi web generalmente di prediligono i font Sans, mentre la carta stampata accetta anche le grazie. La leggibilità deve essere la cosa da tenere a mente nella scelta di una tipografia.

1. FORME

L’uso delle forme richiede allenamento ed esperienza. Il nostro occhio è stato abituato a decodificare alcune forme assegnando loro un determinato significato. È un fattore culturale ma che ha grande impatto nella comunicazione non verbale. Il triangolo ad esempio è una forma che ispira dinamicità che stimola all’azione (ad esempio le frecce), ma è anche aggressiva. Il cerchio, diversamente, è un segno che proietta sull’utente un’immagine positiva e rassicurante.

1. GERARCHIA

Perchè un volantino, un sito web o anche un post social siano facilmente comprensibili è necessario rispettare una certa gerarchia dei contenuti. Una visualizzazione triangolare è preferibile quando hai pochi elementi, la proporzione aurea aiuta a creare un ambiente piacevole, mentre se vuoi focalizzare un particolare elemento, come un bottone, mettilo in evidenza rispetto agli altri contenuti che potrebbero distrarre la navigazione. 

Quando si crea un contenuto per il web bisogna tenere a mente che il tempo di ricerca dell’informazione da parte dell’utente è di pochi secondi, è quindi importante arrivare dritti al punto senza troppi preamboli.

5- LINEE

Come per le forme, anche le linee comunicano, ecco perché se vuoi andare dritto al punto, conviene essere lineari, sia orizzontalmente che verticalmente. Mentre se vuoi che il tuo utente segua un determinato percorso lo puoi guidare con linee convergenti o divergenti. Anche il ritmo è importante quindi rispetta le regole che ti sei dato in termini di spaziatura, proporzionalmente alla dimensione dei font.

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