La parola prospettiva richiama alla mente le ore di scuola passate con compasso e squadrette durante le lezoni di disegno tecnico. Al dilà dei banchi di scuola, la prospettiva  è un complesso sistema di regole che spesso utilizziamo nella nostra vista quotidiana, senza neanche rendercene conto.  In questo articolo cercheremo di rispolverare un po’ il vecchio manuale di disegno per vedere insieme cos’è la prospettiva e come disegnarla. Se ti appassiona il disegno tecnico, con Esneca Business School puoi formarti con il Master in Interior Design e Decorazione di Interni

Cos’è la prospettiva?

La prospettiva è una tecnica di disegno utilizzata per illustrare le profondità attraverso una superficie piatta. Questa parola ha origine latina, dal verbo perspicere, “vedere attraverso”. Possiamo trovare traccia di questo termine già nell’antica cività greco-romana, all’interno di alcuni trattati di ottica. Capiamo bene, dunque che si tratta di una tecnica profondamente correlata ai fenomeni della visione, appartenendo al tempo stesso agli ambiti della fisica e della geometria. Nel campo degli studi ottici medievali la prospettiva indicava l’ottica stessa, intesa come percezione visiva. Oggi la prospettiva è abitualmente intesa come un metodo di rappresentazione fondato sulla geometria proiettiva.

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Elementi base

Abbiamo creato per te un piccolo glossario da tenere a mente, con gli elementi più importanti del disegno prospettico:

  • Osservatore: è il soggetto che osserva l’oggetto da una posizione precisa.
  • Oggetto: conosciuto anche come figura obiettiva, è il protagonista del disegno che andremo a realizzare.
  • Piano di terra (PT): indica il piano orizzontale sul quale è collocato l’osservatore, il “pavimento”.
  • Quadro prospettico (Q): rappresenta il piano verticale interposto tra l’osservatore e l’oggetto, come se fosse una lastra di vetro tra i due.
  • Linea di terra (LT): è la linea di intersezione tra il PT e il Q.
  • Punto di vista (PV): indica il punto dal quale si guarda l’oggetto, ossia gli occhi dell’osservatore.
  • Punto di stazione (PS): rappresenta il punto esatto sul PT in cui si trova l’osservatore.
  • Altezza (h): è la distanza tra il PV e il PS, ovvero la distanza tra gli occhi dell’osservatore e il pavimento.
  • Punto Principale (PP): rappresenta il punto in cui l’asse visivo ortogonale che parte da PV incontra il Q.
  • Linea di orizzonte (LO): è la linea di intersezione tra il piano orizzontale parallelo al PT passante per il PV e il Q.
  • Punto di distanza (PD): rappresenta la distanza del PV dal Q e si indica a destra o a sinistra del PP sulla LO.

Tipi di prospettiva

A seconda della posizione assunta dal quadro prospettico rispetto all’oggetto, è possibile avere una diversa visione prospettica. Le proiezioni prospettiche possono fornire tante viste quante sono le posizioni che il punto di vista può assumere rispetto all’oggetto. 

  1. Prospettiva Centrale
    é una delle prospettive più utilizzate in disegno, parliamo della situazione in cui una delle facce dell’oggetto è posta di fronte all’osservatore, in posizione parallela rispetto al piano di proiezione. In questo caso l’osservatore guarda un punto fisso sull’orizzonte senza spostare la testa. Le principali caratteristiche sono:
  • Q è parallelo a una faccia dell’oggetto;
  • Troviamo un unico punto di fuga che coincide con PP;
  • Viene spesso usata per rappresentare ambienti interni poiché permette di visualizzare 3 pareti  contemporaneamente.2. Prospettiva Accidentale o angolare
    Questa prospettiva è il risultato di una posizione obliqua dell’oggetto rispetto all’osservatore e al piano di proiezione e la realtà viene riprodotta da una posizione d’angolo. In questa posizione troveremo lo spigolo verticale centrale in primo piano, mentre le linee a destra e a sinistra convergono in due diversi punti di fuga, situati su LO. Tutte le linee prospettiche che si trovano sopra l’orizzonte convergono verso il basso, mentre quelle che si trovano sotto l’orizzonte convergono verso l’alto.
    Le principali caratteristiche sono:
  • Q è disposto in modo generico rispetto alle facce dell’oggetto;
  • Punto di fuga destro e punto di fuga sinistro;
  • Viene spesso usata nella rappresentazione esterna di edifici.3. Prospettiva Obliqua o aerea
    Parliamo di prospettiva obliqua quando Q è inclinato rispetto all’oggetto, in questa posizione anche le facce verticali dell’oggetto avranno un punto di fuga. Mentre nelle altre prospettive i punti di fuga sono rispettivamente 1 e 2, nella prospettiva aerea diventano tre, essendo il terzo verticale e permettendo di dare gran profondità alla proiezione.
    Le principali caratteristiche sono:
  • Q è inclinato rispetto a LO;
  • Troviamo 3 punti di fuga (destro, sinistro e verticale);
  • Si usa per rappresentare edifici molto alti e snelli, è la meno utilizzata delle tre a causa della difficoltà di realizzazione.

Trucchi per disegnare in prospettiva

Il disegno in prospettiva è una skill essenziale nel mondo dell’interior design, un progetto realizzato con questa tecnica consente al cliente di visualizzare una preview del progetto finito, cosa che risulterebbe difficile con una pianta o piano. Un disegno in prospettiva è semplice da capire per tutti ed è più facile per il designer rispetto agli altri stili di render.

Per poter imparare a disegnare correttamente in prospettiva è necessario tenere a mente quattro concetti fondamentali: 

  • Convergenza verso il punto di fuga o fuoco prospettico.
  • Centralità o accidentalità dell’osservatore verso l’oggetto.
  • Altezza della linea di orizzonte.
  • Rimpiccolire.

Sebbene possa sembrare una tecnica difficile da apprendere, la prospettiva è molto intuitiva poiché si basa sul modo in cui noi vediamo e percepiamo il mondo esterno.

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