Come funziona la Meditazione?

Riuscire a rilassarsi è diventata una priorità per molte persone spesso immerse nel tramtram degli impegni quotidiani. Barcamenarsi tra lavoro e vita privata può essere molto stressante e richiede dei momenti di stacco per prendersi cura di se stessi. Per questo è importante riuscire a “staccare la spina” e dedicarci un po’ di tempo. La meditazione è un insieme di tecniche di rilassamento sempre più utilizzata a causa dei suoi numerosi benefici. Nell’articolo di oggi parleremo delle principali tecniche di meditazione. Se vuoi specializzarti in questo ambito, puoi prepararti con il nostro Corso di Insegnante di Yoga e Master in Coaching Sportivo.

La meditazione

La definizione esatta di meditazione è “concentrazione della mente nella speculazione e contemplazione”. In realtà questo termine indica una serie di diverse pratiche e tecniche di rilassamento e astrazione della mente, per la crescita individuale e spirituale. L’obiettivo della meditazione non è quello di omettere i pensieri negativi, ma riuscire a guardarli in maniera distaccata, senza giudizio. Solo così sarà possibile raggiungere una maggiore comprensione.

Dunque lo scopo ultimo della meditazione è uno scopo terapeutico, non solo calmare la mente, ma riuscire a raggiungere uno stato di pace interiore. Concentrarsi sul qui e ora, senza pensieri di fondo e ansie, preoccupazioni. Meditare significa godersi l’attimo presente e disciplinare la mente per contemplare ciò che ci circonda e avvertire tutte le sensazioni che attraversano il corpo nel momento presente.

Come si medita?

Per chi volesse cominciare ad approcciarsi alla meditazione è utile sapere che bastano anche solo 10 minuti al giorno, in un luogo tranquillo senza nessun tipo di interferenze esterne. Si può scegliere una posizione comoda, seduti, eretti o supini ad occhi chiusi o aperti. Un ruolo fondamentale è costituito dalla respirazione, concentrarsi sui movimenti dell’addome permette di spostare l’attenzione della mente su se stessi. Grazie allo stato di consapevolezza raggiunto, sarà possibile concentrare i propri pensieri sull’attimo presente, non sul passato, nè sul futuro.

In questo modo si ottiene benessere e consapevolezza della realtà. Inoltre, per agevolare il rilassamento, chi medita si focalizza su un oggetto, in cui immedesimarsi, e può ripetere un mantra, suono o parola. Spiegato in questi termini può apparire molto semplice riuscire a raggiungere uno stato di piena tranquillità, ma purtroppo non è così semplice. A volte la mente fa fatica a lasciar andare via i pensieri ed è necessario molta pratica per poter raggiungere un pieno stato di astrazione.Continuare a praticare con tenacia anche (e soprattutto) nei momenti difficili è la strada giusta.

Tipologie

Non esiste una sola pratica di meditazione, ma ci sono numerose varianti. Di seguito illustreremo le più note.

Zen o Buddista

Questa meditazione è quella più classica nell’immaginario occidentale, si realizza da seduti con le gambe incriciate sul pavimento. Il punto focale di questo tipo di meditazione risiede nel respiro, mezzo privilegiato per riuscire a raggiungere la completa astrazione mentale. La posizione da assumere è con le gambe intrecciate in modo che il piede sinistro appoggi sopra la coscia destra e il piede destro appoggi sulla coscia sinistra all’altezza del pube (postura del Loto). Le ginocchia sono a terra, mentre le mani si appoggiano sulle ginocchia corrispondenti. La schiena è diritta e le spalle rilassate e gli occhi sono chiusi o semichiusi, con lo sguardo fisso a terra a qualche centimetro di fronte. I suoi benefici sono una maggiore consapevolezza, capacità di osservazione e autocontrollo.

Vipassana

La meditazione Vipassana (termine che deriva da “visione”) è nota anche come “meditazione consapevole”, perchè si concentra sulla consapevolezza della respirazione. La posizione ideale è seduto su un cuscino con gambe incrociate e spina dorsale eretta; oppure è possibile usare una sedia o uno sgabello privo di schienale. Per poterla praticare correttamente è innanzitutto necessario controllare il respiro in modo che entri ed esca dall’addome. In alternativa, ci si può concentrare sulla sensazione dell’aria che passa attraverso le narici e le labbra. Rispetto alla precedente, la meditazione vipassana è meno formale e non prevede riti particolari. Permette di elevare la nostra spiritualità ad uno stadio superiore.

Trascendentale

La meditazione trascendentale è una disciplina che richiede la recitazione di un mantra. Pronunciare e ripetere questo suono per alcuni minuti permette al soggetto di raggiungere uno stato di “consapevolezza senza oggetto” chiamato “trascendenza“. A differenza delle altre tecniche di meditazione richiede l’affiancamento di un accompagnatore esperto e non può essere avviata da autodidatta. È specialmente utile per risolvere situazioni di stress apportando un benessere complessivo sia al corpo che alla mente.

Camminata

Proprio come anticipato dal suo nome, questa meditazione si effettua camminando. Lo spostamento fisico del corpo consente di eliminare i pensieri prograssivamente, fino a raggiungere la meta molto più distesi rispetto alla partenza. Praticandola si diventa consapevole del movimento, dell’appoggio, dello spostamento del peso e di tutte quelle sensazioni che solitamente non vengono percepite ma che invece sono sempre presenti. Serve a disciplinare la mente, riorganizzare i pensieri e aiutarci a trovare la pace nel nostro quotidiano movimento.

Kundalini

La meditazione kundalini è una tecnica molto complessa basata sul concetto di energia kundalini. L’obiettivo di questa pratica è sbloccare il proprio potenziale liberando energia. Ogni sessione di kundalini si concentra su un chakra specifico e mira a risvegliarne o accentuarne i benefici. Il risveglio di questa energia permette di ottenere una piena realizzazione di se stessi e gioia profonda.

Ora non ti resta che scegliere la pratica più adatta a te e cominciare a provare!

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