La maternità è uno dei periodi più belli nella vita di due genitori. Il tempo sembra rallentare, le priorità cambiano e si riscoprono tanti piccoli aspetti del quotidiano che si tende troppo spesso a dare per scontati. 

Ma soprattutto, durante la maternità cambiano lo stile di vita e le abitudini dei neo-genitori: dopo la nascita di un figlio, tutto ruota attorno ai bisogni e alle necessità del piccolo, dal momento in cui ci si alza al mattino fino a quando si va a dormire la sera. 

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Arriva tuttavia anche il momento di tornare al lavoro, di affidare il bambino all’Asilo Nido, ai nonni o a un’Educatrice privata, e di ripristinare una routine quotidiana che permetta ai genitori di portare avanti la propria crescita professionale e ai figli di inserirsi in ambienti esterni rispetto a quello familiare. 

Come funziona il rientro al lavoro dopo la maternità 

Da un punto di vista burocratico, il congedo per la maternità viene regolarizzato da precise linee guida per lavoratrici dipendenti, impiegate, operaie, lavoratrici agricole, colf, badanti, dipendenti di amministrazioni pubbliche e disoccupate o sospese dall’incarico lavorativo. 

Il congedo di maternità prevede una durata massima di 5 mesi che può essere utilizzato in tre modalità differenti:

  • due mesi prima del parto fino a tre mesi dopo il parto
  •  un mese prima del parto fino a quattro mesi dopo il parto
  • dalla nascita del bambino fino a 5 mesi dopo il parto 

Se alla fine del congedo di maternità la neo-mamma non fosse pronta per ricominciare, può ritardare il rientro al lavoro utilizzando le ferie residue oppure richiedendo il congedo parentale. 

Ma le possibilità per rientrare al lavoro nel modo più sereno possibile non finiscono qui: sono infatti diversi gli accordi e i permessi previsti per il riposo o per l’allattamento fino al primo anno di vita del bambino. 

Trovare lavoro dopo la maternità: una missione possibile 

Iniziare un nuovo lavoro dopo la maternità è senz’altro più difficile rispetto al classico rientro dopo il congedo. Tuttavia, l’impresa non è così impossibile come si potrebbe pensare. 

Chi non ha ancora maturato esperienze particolarmente lunghe o rilevanti può sfruttare il periodo della gravidanza e dei mesi subito dopo il parto per specializzare ulteriormente i propri studi, per frequentare corsi online o per prendere quella certificazione che si rimandava da tempo. 

Tenersi aggiornati sul proprio campo è una prerogativa essenziale per presentarsi adeguatamente al mondo del lavoro, così come mantenere alta la fiducia in se stessi e resistere nonostante le difficoltà. 

Esistono inoltre diversi strumenti digitali che permettono di raccontarsi al meglio e di entrare in contatto con aziende, imprenditori, head-hunter e professionisti che necessitano di collaborazioni più o meno continuative, anche da remoto. 

Le opportunità lavorative nel mondo del sociale 

Il mondo del sociale è uno di quei settori che offrono sempre delle opportunità lavorative, per chi ha la passione, l’interesse, le competenze e la predisposizione a prestare aiuto alle persone. 

In questo ambito lavorano tantissime figure diverse, più o meno specializzate. Il settore permette di trovare occupazione anche senza una laurea, ma con un titolo di studio nel campo, per esempio come Assistente alla persona. 

Con i Corsi dell’Istituto Cortivo, ad esempio, è possibile diventare Assistente all’Infanzia, ai Disabili, agli Anziani, Amministratori di Sostegno, Operatori per le Dipendenze, Operatori Multiculturali, Animatori, Assistenti Familiari, ma anche Counselor e Coach. 

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