Un futuro professionale nell’ambito dell’insegnamento è molto spesso associato a precariato, instabilità e supplenze infinite. Nonostante tutto però la Laurea negli indirizzi di insegnamento e formazione sembra rientrare fra quelle più richieste per i prossimi anni. A fronte di un ampio turnover previsto nei nostri istituti scolastici si genererà una forte domanda di nuove leve. Vediamo quali saranno le lauree più richieste negli anni a venire secondo Il Sole 24 Ore.
Il quotidiano economico sottolinea che nei prossimi 5 anni ci saranno 2,5 milioni di nuovi posti di lavoro, dei quali 2 milioni saranno frutto del turnover nel mondo dell’istruzione. Il “tasso di fabbisogno” più alto da qui al 2022 riguarda alcuni laureati, in particolare: statistici, ingegneri, laureati in economia, medicina e chimica farmaceutica. La sorpresa però è rappresentata proprio dagli indirizzi di educazione e insegnamento.
Sono circa 778mila i laureati richiesti fino al 2022. Il fabbisogno di laureati dell’area umanistica è pari al 24%, ovvero 185 mila, all’interno del quale si trovano le aree di scienze motorie, insegnamento letterario (42.100), linguistico e psicologico. Tuttavia, la richiesta più alta arriva anche dagli indirizzi statistico (5% il tasso di fabbisogno), ingegneria (4,2%), economico (3,8%), medico-sanitario (3,6%), chimico-farmaceutico (3,3%) e scientifico-matematico-fisico (3,1%).
Secondo le stime di Anpal e Unioncamere sono circa 674mila i neo-laureati previsti in ingresso nul mercato del lavoro nel quinquennio. L’offerta sarà in grado di soddisfare la domanda del sistema? È qui che nasce la preoccupazione. Nel frattempo i laureati in cerca di impiego sono circa 350mila anche se non è detto che tutti questi possano corrispondere, per diversi fattori, alle esigenze espresse dai vari datori di lavoro.
Le politiche di placement e raccordo tra scuola-università e lavoro serviranno quindi per ridurre la differenza tra domanda e offerta di lavoro che tutt’ora persiste: il mismatch più elevato si registra in particolare per gli specialisti in scienze matematiche, informatiche, fisiche e chimiche.
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