Ciascuna delle nostre regioni  ha vissuto una storia secolare, è stata testimone di popoli e culture che vi hanno stanziato e può beneficiare di uno dei climi migliori nel continente. Tutto questo ha reso lo stivale italiano una terra ricca e variata sotto tutti punti di vista: uno tra tutti il settore alimentare che da sempre brilla soprattutto all’estero.
L’agroalimentare italiano vanta infatti diversi importanti primati a livello internazionale,
conquistando le prime posizioni nella qualità e tipicità delle produzioni, che è tre volte quello americano, due volte quello inglese e superiore del 70% a quelli di Francia e Spagna. Quanto alla leadership nei prodotti tipici, l’agricoltura italiana vanta 211 prodotti a denominazione o indicazione di origine protetta riconosciuti dall’Unione Europea, cui si sommano  cinque mila specialità regionali censite dalle regioni.

In casa nostra non risentiamo insomma di una carenza di marchi o di qualità, quanto piuttosto di quell’anello di congiunzione tra la nostra terra e i mercati di consumo. Avere figure di riferimento che conoscano e promuovano i nostri prodotti è diventata un’esigenza prioritaria, che spesso si scontra con la dura realtà.

Parte qui l’iniziativa della Scuola Galdus, che si attesta come punto di riferimento per l’intera Lombardia. Si tratta della seconda edizione della formazione per “Tecnico superiore per il controllo, valorizzazione e marketing delle produzioni agroalimentari” dalla durata biennale, che fornisce una preparazione incentrata sugli aspetti economici, normativi e qualitativi dell’agroalimentare Made in Italy. L’iniziativa coinvolge diversi partner come la Fondazione Minoprio, Galdus, Energheia, Confederazione Italiana, Agricoltori, e.a.pr.a.l., Confagricoltura Lombardia, e l’Istituto d’istruzione superiore Vilfredo Federico. Il corso verrà presentato il 26 novembre a Milano e avrà inizio il 30 novembre.

La formazione è finanziata da Regione Lombardia, MIUR e Fondo Sociale Europeo, è quindi totalmente gratuita. Durante la passata edizione, aziende di primo piano come Eataly, Pellegrini Spa, Prato Rosso o Centro Botanico, hanno accolto i partecipanti per un periodo di stage.Il percorso va inserito nel contesto dei corsi ITS, promossi dal 2011 dal Ministero dell’Istruzione, Ricerca e Università per innovare la formazione e offrire dei percorsi che puntano a unire teoria e pratica.

I contenuti del corso rappresentano la principale novità e incarnano alla perfezione la finalità proposte dagli organizzatori: la piena conoscenza delle filiere produttive italiane e la capacità di trasformare questo bagaglio tecnico in uno strumento per favorire il commercio di tali prodotti in Italia e all’estero. Le competenze professionali che lo studente acquisisce al termine del biennio abbracciano infatti un ventaglio di attività assai ampio che spazia dall’organizzazione dei processi produttivi fino alla pianificazione di eventi promozionali sviluppati in sinergia col mercato.Da oggi con Galdus il Made in Italy avrà un alleato in più in Europa e nel Mondo.

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