Ogni epoca ha i suoi conflitti genitori-figli. I nostri genitori mettevano il timer alla televisione per evitare che passassimo ore davanti allo schermo e ci ripetevano cose come “a miei tempi giocavamo a mosca cieca e ridevamo di più!” “sei troppo vicino alla televisione, ti famale agli occhi!” “ci passi troppo tempo, spegnila!”. Vi ricordate?
Oggi succede esattamente lo stesso, ma questa volta a fare la parte del cattivo è il computer, il tablet e gli Smartphone con le loro applicazioni e con i vari videogiochi.

Ma siamo davvero sicuri che il gioco digitale sia da demonizzare?  E che alternative offriamo ai nostri figli?

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Proviene da Giochi digitali e giochi tradizionali a confronto (1ª Parte)

Uso consapevole della tecnologia

Se lo schermo attrae senza condizioni il nostro bambino e vietarne l’uso aumenterebbe ancora di più il suo interesse verso i giochi elettronici, saranno utili alcuni accorgimenti per un utilizzo consapevole dei vari dispositivi:

–        I videogiochi possono sviluppare l’ingegno, la logica e le capacità strategiche e cognitive: è importante scegliere il gioco adatto all’età del bambino.

–        Se si scelgono giochi che invitano al movimento (Wii o Kinect ad esempio) si riduce il problema della sedentarietà e tendenza all’obesità che i videogiochi possono provocare.

–        I genitori dovrebbero condividere momenti di gioco con i loro figli anche davanti allo schermo, affinché il videogioco non diventi un momento di isolamento dal resto della famiglia.

–        Dei videogiochi si può e si deve parlare. I personaggi dello schermo possono essere argomento di conversazione per tutta la famiglia.

–        Con i ragazzi si può arrivare a parlare di come si realizza un videogioco (per stimolare un interesse più tecnico) o, se i bambini sono più piccoli, ci si può inventare il proprio videogioco ideale che, nell’attesa, può diventare un bel disegno su carta.

–        È utile stabilire, in accordo con il bambino, il tempo dedicato ai videogiochi, un tempo che sia ragionevole per genitori e figli: chiedere ai nostri ragazzi di chiudere il gioco senza aver salvato l’ultima partita provocherebbe solo inutili contrasti, meglio stabilire in anticipo l’ora in cui lo schermo dovrà essere spento.


Proporre valide alternative

I bambini hanno bisogno di toccare, sperimentare, annusare e vivere completamente le loro esperienze attraverso i cinque sensi. In questo modo il loro sviluppo psicomotorio sarà equilibrato e completo. Per questo è importante proporre delle valide alternative ai videogiochi che, da soli, non sono in grado di soddisfare le esigenze psicomotorie dei ragazzi.

Fare una passeggiata al parco o in mezzo alla natura e andare a caccia di formiche con la lente di ingrandimento, costruire un castello di coperte in casa, fare dei vestiti con la carta di giornale, mascherarsi anche se non è carnevale, fare le bolle di sapone e vederle volare fuori dalla finestra, preparare i biscotti, leggere un libro insieme, far volare un aquilone, costruire aeroplani di carta. Dare spazio alla fantasia del bambino, lasciarla libera di esprimersi senza gli schemi precostituiti offerti dai giochi elettronici.

Questi sono giochi senza età e senza epoca, in grado di far felice ogni bambino. Anche quello che c’è in ognuno di noi.

 Elena Gordini Elena Gordini
                                                                                                                                                    

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