L’appetito vien studiando. Ed è proprio il caso di dirlo quando parliamo di Luciano Baietti, 70enne italiano della provincia di Roma, nel Guinness dei Primati dal 2002, quando terminò la sua ottava carriera accademica. Si, avete letto bene. Un traguardo incredibile già di per sé, ma se pensiamo che al momento ne vanta ben 15 tutto diventa ancor più straordinario. Andiamo alla scoperta dell’uomo più ‘Unititolato’ al mondo.

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“Grazie ai libri mi sento più libero. Le due parole hanno la stessa etimologia”. Nonostante i suoi 15 titoli accademici Baietti non è il classico erudito tutto casa e libri ma dedica ampio spazio alla sua vita sociale, conducendo un’ordinaria esistenza. Sposato, con un figlio di 22 anni, ritrova nella voglia di crescere e nell’evoluzione personale costante i segreti del suo straordinario curriculum. “Ogni volta per me è una nuova sfida con me stesso. Voglio provare il limite del mio corpo e del mio cervello per vedere fin dove posso arrivare” racconta divertito ad AFP.

Il suo studio nella casa di Velletri è decorato in stile kitsch e pieno zeppo di diplomi affissi alle pareti. Al centro, un ritratto dello scrittore francese Louis-François Bertin realizzato dal pittore Dominique Ingres nel 1832. “Era un uomo di cultura e conoscenza” afferma Baietti, ex direttore di una scuola media. La Laurea in Scienze dello Sport ottenuta all’Univertià La Sapienza di Roma gli consentì nel 2002 di entrare nel libro dei Guinness. Al tempo erano 8 i diplomi tra cui troviamo Sociologia, Giurisprudenza, Filosofia e Scienze Politiche. Adesso sono quasi il doppio, visto che negli anni ha aggiunto Scienze Strategiche presso l’Università di Torino, Crimonologia e, ultimo in ordine di tempo, Scienze del Turismo a Napoli.

Il suo primo diploma lo ottenne nel 1972 quando lavorava come professore di educazione fisica: “Non si trattavano solo eventi sportivi. Avevamo anche lezioni teoriche che mi piacevano molto e che mi fecero innamorare dello studio. Sono passato dalla pedagogia alla sociologia, dalla letteratura alla psicologia e successivamente all’ambito legale per affrontare discipline più specializzanti”.

Gli studi di Torino sono quelli che lo ha fatto faticare maggiormente, come lui stesso racconta: “Era organizzata dall’Univeristà di Torino in collaborazione col Ministero della Difesa. Si trattavano tematiche delicate e relazionate con la sicurezza nazionale. Dovevamo presentarci in uniforme”. È quì che per Baietti si è presentata una nuova sfida: quella telematica. “Utilizzare al meglio internet non è facile per uno della mia generazione ma nonostante ciò volevo rompere i pregiudizi e dimostrare che l’insegnamento a distanza è valido tanto quanto quello presenziale tradizionale”.

Durante la carriera di Criminologia dovette intervistare alcuni detenuti in carcere: “Dopo aver parlato con loro e aver ascoltato i loro pensieri uno si interroga inevitabilmente su quello che è giusto e quello che non lo è”, confessa. Ma Luciano non sembra aver proprio intenzione di fermarsi qui ed ha già in mente il diploma numero 16: Scienze dell’Alimentazione. Come per ogni altra carriera si prepara nel silenzio del suo studio, tra le 3 e le 5 della notte. “Sono le ore in cui il mio cervello è più recettivo e disponibile ad assmilare i concetti. Allo stesso tempo mi permette di mantenere una vita familiare normale”.

Ah, quasi dimenticavamo: Baietti è anche un volontario della Croce Rossa Italiana. Vi pare poco?

 

(Photo by AFP/Alberto PIZZOLI)

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  1. Vittorio
    Vittorio dice:

    Riuscire a cinseguire 15 laurre e’ un impresa sovrumana. Praticamente studi e basta.
    Complumenti io non ce l’ avrei fatta nemmeno in 10 vite

    Rispondi

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