La psicoterapia può essere considerata una pratica letteraria?

Alessandro Salvini, direttore scientifico della Scuola di specializzazione in Psicoterapia Interattivo-Cognitiva di Padova, racconta la psicoterapia. 

In molti ritengono che la psicoterapia sia una pratica che si avvicina di più alla letteratura e non al sapere scientifico. Coloro che la pensano in questo modo è perché non conoscono i diversi modelli di psicoterapia e nemmeno la questione epistemologica che li distingue. 

Ma, accettiamo questa opinione critica e facciamo finta che sia vera. 

Se la psicoterapia, vista come forma letteraria, mi aiuta a stare meglio, mi sottrae all’angoscia, alle compulsioni autolesive, mi restituisce autostima, allora è un buon risultato. È possibile che le forme di pensiero necessarie alla psicoterapia debbano usufruire di altre percorsi della ragione, con una particolare intelligenza linguistica, sociale ed emotiva. È così che gli psicoterapeuti possono accogliere la contraddizione e l’indimostrabilità delle cause. 

La psicoterapia ha bisogno di forme di pensiero che siano in grado di capire stati mentali insoliti, diversi e devianti che violano la logica convenzionale. Essa deve sempre confrontarsi con giudizi di valore. Il terapeuta deve generare modi alternativi di essere, non sintomatici e funzionali a qualche criterio normativo tra i molti possibili. 

Un costrutto psicologico problematico non è un costrutto logico. Dal punto di vista scientifico è incomprensibile come un pensiero simbolico possa agire sulle risposte somatiche e i relativi meccanismi biochimici. Tutto ciò va oltre il modo di pensare scientifico, per questo inducono ad assimilarle impropriamente alla letteratura. 

La letteratura presta attenzione alla soggettività dell’esperienza come molte psicoterapie, ma ci sono delle differenze sostanziali. Bisogna dunque precisare di che tipo di letteratura stiamo parlando e in che modo può essere presente nell’intelligenza psicologica. 

Se qualcuno, per propria esigenza, deve collegare la psicoterapia a dei saperi non scientifici allora si fa credito alla psicoterapia di qualcosa che si necessita, un sapere psicologicamente importante, quella idrografica. Un utile complemento per una migliore comprensione dei problemi umani non sempre riducibili ai metodi delle scienze della natura. 

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