“L’Adozione sui Banchi di Scuola” è un’iniziativa di ItaliaAdozioni, associazione che si occupa della cultura dell’adozione di bambini e bambine, come anche dell’affido, a cui partecipa come partner anche il Centro Studi Interculturali dell’Università degli Studi di Verona. 

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L’adozione di minori è un’esperienza interculturale importante. Una sfida da accettare e da vincere nell’interesse del minore e dei genitori adottivi. Proprio per la valenza interculturale dell’adozione, il Centro Studi Interculturali dell’Università degli Studi di Verona ha voluto dare la propria adesione all’iniziativa.

Questa partnership si è concretizzata prima nella ricerca su cosa gli italiani pensano dell’adozione di minori. E adesso nell’adesione al concorso nazionale per le scuole, organizzato da ItaliaAdozioni, e che ha come titolo “L’Adozione sui Banchi di Scuola”.

La sesta edizione del concorso è ripartita dopo l’interruzione dovuta al Coronavirus, la scorsa primavera. Perché il concorso dedicato all’adozione? “Dal 2014 questa proposta ha rappresentato e rappresenta un’ottima opportunità per favorire una migliore cultura dell’Adozione fin dai banchi di scuola”, spiega Ivana Lazzarini, presidente di ItaliaAdozioni, che ha sede a Milano. “I numeri dei partecipanti, da sempre in costante crescita, ci parlano di un’iniziativa vincente: un’occasione di confronto, riflessione, progettazione in un’ottica inclusiva”.

L’Adozione sui Banchi di Scuola per istituti di ogni ordine e grado

Il concorso è rivolto agli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado. “Per chi avesse già aderito all’iniziativa, la scorsa primavera, ci sarà finalmente modo di inviare il proprio elaborato”, spiega la presidente Lazzarini, “oppure sfruttare i nuovi mesi a disposizione, per ampliare il progetto iniziale e partecipare con un lavoro più articolato.

E chi fra gli insegnanti non aveva aderito, può ancora iscrivere la propria classe? “Certamente. Non c’è un termine per l’iscrizione ma solo una scadenza per l’invio dell’elaborato finale”, sottolinea la presidente di ItaliaAdozioni.

Il concorso è rivolto a tutte le classi delle scuole, statali e paritarie, del territorio nazionale ed è articolato in quattro categorie:

  • Scuola dell’Infanzia
  • Scuola Primaria
  • Scuola Secondaria di primo grado
  • Scuola Secondaria di secondo grado

L’iscrizione non ha scadenze ed è sempre possibile iscriversi, tramite il modulo online sul sito di ItaliaAdozioni

Il termine per la consegna degli elaborati è fissato per il 31 marzo 2021. Per motivi organizzativi entro tale data tutti gli elaborati in concorso dovranno essere arrivati alla sede di ItaliaAdozioni.

I docenti, per primi, avranno modo di conoscere e/o approfondire tutte le tematiche inerenti al mondo adottivo, tramite i materiali presenti anche nel nostro portale. Per poi guidare, con maggiore attenzione e consapevolezza, i propri alunni nella progettazione e nella realizzazione di un unico elaborato di classe.

Quali elaborati sono ammessi? Disegni, elaborati artistici, racconti, progetti, prodotti interattivi e multimediali. Per farsi un’idea del concorso basta guardare i lavori in concorso nelle scorse edizioni. Li si trova nel canale Youtube e nella pagina Facebook di ItaliaAdozioni dedicata al concorso “L’Adozione sui Banchi Scuola”.

Da dove partire per parlare di Adozione in classe? “La tematica dell’adozione ben si inserisce nella programmazione didattica della scuola dell’infanzia e primaria”, spiega Maurizio Corte, membro del comitato scientifico del Master in Mediazione Interculturale del Centro Studi Interculturale dell’Università di Verona.

“Di frequente si parla di nascita e di famiglia in ambiti e discipline differenti”, prosegue Corte. “Tuttavia credo che sia agevole per i docenti trovare gli opportuni agganci per parlarne anche alla scuola secondaria di primo e secondo grado. Talvolta basta semplicemente una lettura, un tema, un dipinto per introdurre l’argomento ed avviare un confronto”.

“Il tema dell’adozione si connette con quello del rispetto della diversità, della mediazione interculturale, dell’inclusione”, spiega Corte, docente di Giornalismo Interculturale all’Università di Verona e da oltre vent’anni studioso del ruolo dei media in una società pluralistica. “Lo dico da padre adottivo, prima ancora che da giornalista e ricercatore in ambito interculturale: l’adozione rappresenta un’esperienza che coinvolge le più importanti problematiche esistenziali dei nostri giovani. Potrei dire che l’adozione è una frontiera avanzata del mondo giovanile”.

Il Centro Studi Interculturali dell’Università degli Studi di Verona ha voluto introdurre il tema dell’adozione dei bambini e bambine, adottando il libro Cara Adozione, curato da Roberta Cellore e pubblicato da ItaliaAdozioni, nel corso di studi del Master in Intercultural Competence and Management.

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Autore: Fiorenzo Molinari – Giornalista, esperto in comunicazione pubblica e interculturale

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