Mia sorella fa parte dei Millennials, mentre mia madre fa parte della cosiddetta Generazione X, io appartengo alla Generazione Z e noto una netta differenza di mentalità nei nostri approcci alla vita. Penso che i miei genitori siano più intelligenti di me, ma io penso di essere più smart di mia sorella. Ha senso?

I miei genitori hanno molta esperienza, conoscono i processi economici che guidano il mondo, io d’altro canto insegno loro ad utilizzare bene la tecnologia e a farsi i migliori selfie. Non posso certo generalizzare e parlare per tutti i miei coetanei, ma certo la mia voglia di indipendenza è forte, voglio poter organizzare da sola la mia vita e le mie attività lavorative.

I miei genitori non hanno frequentato l’Università, ma hanno saputo trovare subito un’alternativa. In cambio mia sorella ha 24, sta frequentando un master e ancora non sa cosa fare della sua vita, non conosce le alternative e le possibilità che le vengono offerte. So che ci mette grande impegno e che lavora sodo per raggiungere i suoi obiettivi e questo mi rende orgogliosa di lei.

Per quanto riguarda la mia vita, so che voglio lavorare sodo per potermi costruire una famiglia, sono fermamente convinta che fare carriera e crearsi una famiglia sia assolutamente possibile e credo che questa mia certezza sia quello che mi permetterà di distinguermi dalla massa.

La mia vita a lavoro

Sono una persona curiosa, sul posto di lavoro cerco di osservare tutto per poter imparare in fretta, piuttosto che aspettare che le persone che mi dicano cosa fare, cosa che odio! 

Penso che i ragazzi della Generazione Z a volte siano troppo ingenui, ma sono più liberi nello scegliere il metodo d’apprendimento che preferiscono. Durante uno dei miei stage, il mio coordinatore mi fece notare che l’apprendimento visivo era quello che si adattava meglio alle mie capacità. Trovo che sia stato un vero leader, in grado di osservare il mio lavoro e capire quali fossere le mie esigenze per sviluppare a pieno le mie potenzialità.

Sempre durante lo stesso tirocinio ho avuto a che fare con altri tipi di supervisor che utilizzavano dei modi molto bruschi, comandando con saccenza, senza preoccuparsi veramente del mio apprendimento. Da parte mia devo ammettere di aver forse oltrepassato un po’ il limite per avergli fatto notare questa cosa, ma alla fine sono stata elogiata per aver fatto ciò che pensavo, ed ho comunque conseguito pieni voti nella mia valutazione di fine stage. Mi piace lavorare sodo e mi piace sentirmi responsabile, se a noi della generazione Z viene sempre detto cosa fare, senza avere il minimo di indipendenza, questo non aiuta l’azienda, ma crea una struttura gerarchica molto rigida. 

“I ragazzi della Generazione Z sono persone ambiziose, alla ricerca di successo. Non accettiamo nulla che non porti sulla strada del successo e questa nostra caratteristica emerge molto anche nell’ambiente lavorativo.”

La Generazione Z ha come caratteristica quella di voler fare del suo hobby il suo lavoro e sembra che per molti versi questo stia funzionando alla grande! Quanti acquisiti facciamo ogni giorno perchè promossi da Instagramers e Influencer? Mentirei se vi dicessi che non è uno dei miei obiettivi diventare così popolare su Instagram, ma sto ancora lavorando sul  colore del mio feed.  

Come attrarre un Generation Z

Parlando di Instagram, io e i miei coetanei lo usiamo tutti i giorni e ancora oggi la maggior parte delle aziende si chiede ancora se sia giusto usarlo per rivolgersi a noi. Se una foto di Chiara Ferragni e del suo bambino può attirare la nostra attenzione, sono sicura che chiunque può farlo. È curioso come una volta, io abbia fatto domanda per un’offerta di lavoro tramite Instagram, ma per cui non ho mai ricevuto nessun tipo di risposta; la mia domanda quindi è: perché si sono presi il disturbo di pubblicare un’offerta di lavoro online se poi non sono in grado di mantenere il contatto con i loro follower?

Dopo questa esperienza non mi sono più preoccupata di cercare lavoro online perché non tutte le aziende utilizzano i social network con la stessa serietà con cui li utilizziamo noi ragazzi. È la dura verità, immagino, ma siamo molto importanti per un’azienda, saremo così leali da includervi sempre nostre Insta Stories. E probabilmente l’avrete già indovinato, questo vuol dire marketing gratis!

“Noi della Generazione Z non capiamo come alcune aziende valutino le persone sulla base a una laurea, a un pezzo di carta? Per me, è come giudicare un libro dalla copertina e sappiamo tutti che non dovremmo.”

Credetemi, sulla carta sono probabilmente la persona più noiosa al mondo, ma dal vivo sono la persona più “non-noiosa” che sia mai esistita, chiedete ai miei insegnanti. Capisco che i datori di lavoro abbiano bisogno di conoscere le nostre informazioni di base e la nostra educazione, ma perché non ce lo chiedono in un colloquio? Ci vuole troppo tempo? Ma non è forse vero che vale la pena lottare per ciò che è difficile da trovare?

In cosa crediamo

Da dove vengo io e con l’educazione che ho avuto, non mi hanno mai insegnato a brillare sulla carta, ma mi hanno insegnato a brillare dal cuore e dal cervello. Per confondervi ancora di più, l’ultima volta che ho cercato di mostrare un po’ della mia personalità nel mio curriculum, non è stato apprezzato perché non ritenuto abbastanza professionale. 

Per noi della generazione Z è molto difficile emergere e spiccare con queste regole rigide basate sulla professionalità. Molti associano questa ad un lessico che nessuno usa più o non sa più cosa significhi, mentre altri pensano che la professionalità sia il modo in cui ci comportiamo quando incontriamo qualcuno di importante.

Per questo amo Hotel Institute Montreux: il campus, i corsi, i professori evolvono con noi, si adattano alle nostre aspettative non dettano le loro regole. Hotel Institute Montreux ha recentemente aperto un blog e un account Instagram per attirare le aziende potenzialmente interessate ad assumere studenti di hospitality management, non è fantastico?

Nel complesso, quello che sto cercando di dire è che ci piace sentirci importanti e coinvolti, quindi la quantità di sforzo che viene da un’azienda è molto importante per me (noi). Mandateci delle foto, chiamateci o metteteci in mostra, perché noi giovani vi stiamo solo aspettando!

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