Scuola di cinema: apprendi le tecniche con i tuoi film preferiti

Se il cinema è una delle tue passioni e stai pensando di iscriverti ad una scuola di cinema, vari sono gli istituti che offrono corsi qualificati in regia cinematografica, recitazione e critica. Tra questi  Scuola di Cinema di Sentieri Selvaggi, Scuola Nazionale Cinema Indipendente e Associazione Teatro 8, sapranno senz’altro aiutarti a trovare il percorso che fa per te!

Ma quali sono i concetti basilari del cinema? Scoprilo facendo ciò che più ti piace e comincia a cogliere queste sfumature mentre guardi film. Ecco una breve spiegazione di alcuni concetti cinematografici e degli effetti che provocano nello spettatore e che da ora potrai cominciare a riconoscere:

 

Luce

La luce è uno degli elementi più importanti quando si realizzano film. Attraverso la sua scelta, lo spettatore riceve delle sensazioni che variano in base a ciò che il regista intende trasmettere. Senza la luce le telecamere non potrebbero nemmeno registrare e di conseguenza non avremmo il cinema; essenziale.

La luce nel cinema si può dividere in due grandi insiemi: morbida e dura. Questi due grandi blocchi, che vengono anche chiamati luce intensa e luce debole, sono associati ad effetti ed espressioni diverse. Per esempio è quasi certo che per ragioni culturali, la luce morbida sia associata al “bene” come sensazioni di tranquillità, relax, tutto ciò che causa benessere. Al contrario, prima di utilizzare una luce intensa, lo spettatore vede i contrasti e perde il controllo dei dettagli che si trovano nell’oscurità. La luce dura vieni di conseguenza relazionata al “male”, allo stress, inquietudine e dramma.

Inoltre, le luci di riempimento rivestono un gioco fondamentale per quanto riguarda il rilievo degli oggetti che possono trovarsi vicini o lontani dalle telecamere.

Dai un occhiata al film più famoso di Robert Wiene, “Il gabinetto del dottor Caligari” e troverai un ottimo esempio dell’effetto illuminazione.

Supporto della fotocamera

A volte siamo talmente concentrati nel film che non ce ne rendiamo conto, le immagini vengono fotografate in diverse modalità. Se l’immagine è instabile e traballante, potrebbe trattarsi di una videocamera mobile utilizzata principalmente in film d’azione e horror per creare effetti di confusione, ansia, vertigini. Questo tipo di supporto visivo viene utilizzato nelle riprese di documentari o registrazioni amatoriali.

Per un esempio pratico di quanto descritto, dai un occhiata a questi due capolavori cinematografici: “Save the Private Ryan” di Steve Spielberg o “The Blair Witch Project”, di Daniel Myrick e Eduardo Sánchez.

Scene e sequenze

Uno dei concetti basilari per la realizzazione di un film è la composizione delle sequenze. Sia nella vita reale che nei film, il nostro cervello tende a creare un susseguirsi di scene. Non importa se vi siano tagli o sequenze spezzate, un insieme di sequenze creerà una percezione frenetica, veloce e fugace.  Al contrario, scene lunghe e durature possono essere utilizzate per dare una sensazione di lentezza e profondità.

Non a caso, una delle sequenze più ricercate all’interno di una scuola di cinema è la cosiddetta sequenza piana. Le opere che usano questa tecnica raccontano la storia senza tagli; un solo piano. ‘Birdman’ di Alejandro González Iñárritu, “Touch of Evil” di Orson Welles  e ‘The Rope’ Alfred Hitchcock ne sono un esempio perfetto.

Angolo di registrazione

Il grado di inclinazione della videocamera è un altro dei concetti cinematografici con cui familiarizzare prima di entrare in una scuola di cinema. La scelta del grado di inclinazione non è mai casuale e se ne possono trovare fino a 6 tipi differenti:

• Neutro: La fotocamera è posizionata esattamente il posizione centrale rispetto gli occhi o all’obiettivo in concreto che si filmi.
• Zenith: tipica scena con visuale aerea. Ne è un esempio la scena girata di una foresta gigante dal cielo.
• Nadir: Stesso concetto applicato allo zenith ma al contrario ovvero la registrazione avviene dal suolo
• Ripresa dal basso: la fotocamera è posizionata sotto gli occhi del personaggio. Ecco perché lo vediamo leggermente dal basso.
• Ripresa dall’alto: la fotocamera registra ciò che accade al personaggio al di sopra dei suoi occhi.
• Soggettivo: l’obiettivo della videocamera diventano gli occhi del protagonista seguendo ciò che sta guardando.

Nel film “Citizen Kane” di Orson Welles, potrai osservare una delle migliori riprese della storia, notando gli angoli di ripresa utilizzati in ogni scena!

Uso del suono

In ogni accademia cinematografica che si rispetti sicuramente ti spiegheranno che l’utilizzo del suono è di vitale importanza. Anche i silenzi svolgono una funzione fondamentale; contemplare una scena drammatica senza suoni o un altra con diversi echi crea emozioni differenti.

Consigliamo “Blow Out” di Brian de Palma per capire di cosa stiamo parlando.

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