Alto Potenziale Cognitivo APC: caratteristiche positive e criticità in un’ottica inclusiva

Edizione WEBINAR + FAD
La nota del MIUR 562 del 2019 inserisce ufficialmente la plusdotazione tra i Bisogni Educativi Speciali. Tale prassi, attua la prospettiva della personalizzazione degli insegnamenti, la valorizzazione degli stili di apprendimento individuali e il principio di responsabilità educativa. Si parla molto di bambini con difficoltà di lettura, di scrittura, di calcolo, di attenzione, di memoria: sono bambini che molto spesso si trovano nella parte sinistra della curva di distribuzione normale delle funzioni universali. Sono bambini che fanno fatica ad apprendere. Raramente invece si parla di tutti quei bambini che si trovano nella parte destra della curva, che apprendono velocemente anche senza troppo impegno, ma si annoiano a scuola e finiscono col disturbare la classe. Il nostro corso si ripropone di considerare equamente i bambini che si trovano in questo lato della curva. Molti bambini e ragazzi, anche se hanno un potenziale elevato in un’area, non riescono ad esprimerlo perché il contesto e gli aspetti motivazionali giocano, in questo ruolo, un aspetto decisivo.

L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha allertato tutti gli scienziati che se ne occupano, dicendo che “la popolazione più a rischio dei disturbi dell’umore è proprio la popolazione che ha alto o altissimo quoziente intellettivo”. È necessario fare una riflessione su che cosa sia l’intelligenza, qual è il legame particolare tra intelligenza e apprendimento, come può intervenire la scuola nello sviluppo e nel sostegno di tutti, delle difficoltà come del talento.

È importante per un’insegnante attento essere flessibile e rigoroso allo stesso tempo, ascoltare la creatività dei bambini e stimolare il problem solving, per fronteggiare quelle che sono le criticità dei bambini gifted, come per esempio la noia o l’intolleranza per la lentezza degli altri, solo per citarne alcune, che si esprimono spesso con problemi comportamentali.