Le borse di studio Erasmus sono il programma dell’Unione Europea più apprezzato dagli studenti europei: non solo permette di conoscere una nuova cultura, ma anche creare nuovi rapporti di amicizia con colleghi provenienti da tutta Europa. Grazie a questo straordinario successo, la Commissione Europa ha annunciato che nel 2019 ci sarà un aumento del 10% dei fondi stanziati per il Programma Erasmus, in altre parole 3.000 milioni di euro in più rispetto allo scorso anno. La ragione è molto semplice: l’UE considera questo programma di scambio come una politica volta a rafforzare l’identità europea e promuovere i valori dell’Unione Europea tra i più giovani.
Non è tutto, 30 milioni di euro saranno destinati a far partire il nuovo progetto Università Europee. L’obiettivo? Stabilire nuove collaborazioni universitarie tra Paesi diversi per promuovere, oltre all’identità e ai valori europei, anche la competitività degli istituti accademici coinvolti.
Per raggiungere questo obiettivo verranno stilati piani di studio flessibili e multidisciplinari per tutti i livelli di lauree, master e scuole di dottorato. Inoltre, questo ambizioso progetto è volto a garantire l’accesso all’educazione superiore a tutti i gruppi sociali, economici e culturali che riflettono la reale diversità socio-economica della popolazione europea.
L’obiettivo finale è quello di attivare 20 università europee entro il 2024, in modo che gli studenti possano coniugare periodi di studio in diversi paesi della UE.
E tu hai già partecipato al programma Erasmus, condividi con noi la tua esperienza!
Anno di studio all’Estero. Cosa c’è da sapere sulle borse di studio Erasmus.
- Anche gli studenti di percorsi formativi professionali possono partire in Erasmus. Chi ha detto che le borse Erasmus sono solo per gli universitari? Il nuovo programma Erasmus+ tiene conto anche degli studenti di percorsi professionali. Questi aiuti non solo permettono di studiare fuori, ma includono anche la possibilità di realizzare stage e tirocini all’estero. Non è tutto! Le borse di studio sono disponibili anche per i professori, non solo per gli studenti.
- L’età non è un problema. Lo studente valenziano Miguel Castillo è noto per aver realizzato un Erasmus in Italia all’età di 80 anni. Sebbene il suo sia un caso veramente straordinario, la storia di Miguel ci invita a lasciare da parte i tabú per imparare ad osare. Cosa aspetti?
- La depressione post Erasmus, una realtà. Alcuni psicologi hanno cominciato a parlare di depressione post Erasmus per definire gli effetti del ritorno a casa: costante nostalgia, difficoltà nel trovare cose in comune con i vecchi amici, disinteresse verso le attività quotidiane, etc.
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