Fino ai 5 anni di età, i bambini imparano a controllare il loro corpo così come anche la vescica e gli stimoli correlati alla minzione. È più che normale quindi che, per alcuni anni, i piccoli possano bagnare il letto durante la notte, tuttavia l’enuresi notturna non deve mai essere sottovalutata.

Dopo i 5 anni, la perdita involontaria di urine durante la notte può diventare un problema e persistere fino all’adolescenza o, addirittura, fino all’età adulta.

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Attraverso trattamenti adeguati, l’enuresi notturna può essere curata e gestita. Raccomandiamo come sempre di non sottovalutare le situazioni, ma di evitare anche le cure fai da te e di affidarsi sempre a medici specialisti.

Pipì a letto: quali sono le cause?

Diversamente da quanto si potrebbe pensare, l’incapacità di trattenere la pipì durante il sonno, nei bambini oltre i 5 anni, non è una condizione causata da fattori psicologici.

Bisogna però considerare che, a lungo andare, questa situazione può generare diverse difficoltà e portare, di conseguenza, anche allo sviluppo di problematiche psicologiche o sociali.

Le cause dell’enuresi notturna sono:

  • una eccessiva produzione di urina durante la notte
  • l’incapacità vescicale nel contenere l’urina prodotta
  • la difficoltà a svegliarsi durante la notte

Bisogna considerare, inoltre, che possono esistere correlazioni ereditarie per quel che riguarda la pipì a letto: molti bambini che soffrono di enuresi notturna, infatti, hanno un familiare che, da piccolo, ha avuto lo stesso disturbo.

Le conseguenze dell’enuresi notturna 

Abbiamo detto che la pipì a letto nella maggior parte dei casi non è causata da problemi psicologici.

Questo disturbo, però, può minare l’autostima dei bambini, può esporli al rischio di essere bullizzati dai coetanei e portarli a sviluppare la tendenza a evitare tutte quelle occasioni sociali che prevedono la condivisione delle ore notturne con gli amici: pigiama party, vacanze in compagnia, centri estivi, campeggi…

Tutto ciò che può limitare la serenità dei bambini deve necessariamente essere affrontato con serietà e preparazione, senza ansia ma anche senza sottovalutarne le conseguenze a lungo termine: ricordiamoci che l’enuresi notturna può e deve essere curata.

Come affrontare il problema della pipì a letto

Esistono due tipologie di enuresi notturna:

  • L’enuresi mono-sintomatica si manifesta solo di notte, mentre di giorno i bambini che soffrono di questo disturbo riescono perfettamente a gestire gli stimoli della minzione e l’accesso autonomo al bagno.
  • L’enuresi non mono-sintomatica, invece, è evidente anche durante il giorno. I bambini che ne soffrono hanno probabilmente anche dei problemi vescicali e le conseguenze possono essere diverse: dallo stimolo molto frequente ad andare in bagno alla sensazione improvvisa di dover fare pipì con urgenza fino all’incapacità di trattenere una eccessiva produzione di urina.

Entrambe le situazioni possono essere trattata adeguatamente intraprendendo un percorso medico insieme a un urologo o a un ginecologo pediatra.

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