Master in consulenza di pedagogia familiare, giuridica e scolastica

Pedagogisti, educatori, assistenti sociali, insegnanti, avvocati e psicologi.

Laurea in pedagogia, educazione professionale, psicologia, scienze umane, giurisprudenza

Contenuti e strumenti concreti di lavoro, esercitazioni pratiche su situazioni reali

Il Master si svolge online su piattaforma Zoom

E’ sufficiente compilare il modulo per l’iscrizione veloce online oppure inviare la scheda d’iscrizione presente sul sito compilata in ogni sua parte via mail o via fax. Dopo aver ricevuto la scheda d’iscrizione, la segreteria vi contatterà per fornirvi informazioni sul pagamento.

Il nostro staff raccomanda la partecipazione al 100% del Master poiché sono previste esercitazioni pratiche. E’ per questa ragione che diamo la possibilità di recuperare gratuitamente le lezioni perse nell’edizione successiva del Master.

Assolutamente sì. Se il Master non dovesse partire per qualsivoglia ragione imputabile a Form Actions, tutte le quote versate verranno restituite.

Il C.T.U. (Consulente Tecnico d’Ufficio) è il consulente del Giudice, il C.T.P. (Consulente di Parte) è il consulente di una delle parti (interessate da una separazione o da altri procedimenti giudiziari) nominato dall’avvocato.

Basta la nomina da parte dell’Avvocato di parte. Il nostro Master si rivolge in particolar modo alla formazione di questa figura professionale.

Tutte le lauree in discipline pedagogiche vecchio e nuovo ordinamento, psicologia, giurisprudenza, servizi sociali, scienze umanistiche. Altre provenienze verranno valutate in un’ottica di senso.

Certamente, è possibile accedere al Master con una laurea triennale.

Si, il Master è compatibile con qualsiasi altro percorso di studio parallelo.

E’ possibile iscriversi al Master se all’atto dell’iscrizione è già stata programmata la seduta di laurea entro la conclusione del Master stesso.

Il Master ha l’obiettivo di formare il consulente pedagogico in ambito giuridico, familiare e scolastico. E’ un professionista che sa sostenere i colloqui con i vari soggetti istituzionali attraverso tecniche di comunicazione efficace, gestire i conflitti (dei propri clienti e che lo riguardano come professionista), sa scrivere relazioni per l’Autorità giudiziaria e i Servizi territoriali, è in grado di affrontare in toto una Consulenza Tecnica di Parte conoscendo i principali strumenti di lavoro del C.T.U., sa muoversi come professionista che collabora con gli studi legali, i servizi territoriali, le scuole e le imprese del terzo settore. Il consulente pedagogico si muove sul 
 mercato rivolgendosi ai privati esattamente come gli psicologi e gli avvocati e nell’ottica multidisciplinare. Ad esempio, il consulente pedagogico che abbiamo in mente gestisce uno sportello di consulenza presso la scuola, rivolgendosi alle famiglie per consulenze che riguardano la scuola stessa e/o le problematiche fami- liari (gestione dei conflitti, accompagnamento alla separazione, mediazione familiare in senso lato).

È necessario conoscere quali sono le modalità di accesso all’Albo dei C.T.U. del Tribunale di propria competenza territoriale.

Ad oggi non esiste né un Ordine né un Albo dei pedagogisti statale, così come avviene per gli psicologi. La nostra partnership con l’associazione di categoria AINSPED (Associazione Internazionale Pedagogisti Educatori) permette tuttavia ai soci AINSPED che concludono il nostro percorso di iscriversi all’Albo dei Consulenti Pedagogici dell’AINSPED. A tale Albo si accede in qualità di “Socio Sostenitore” (per chi non è in pos- sesso dei requisiti della Legge 205/2017) o di “Socio Ordinario" per quanto concerne i Pedagogisti e gli Educatori.
NB: L’iscrizione all’Albo di una Associazione di categoria costituisce titolo preferenziale per l’accettazione alla domanda di iscrizione all’Albo dei C.T.U. del Tribunale.

È necessario svolgere almeno 20 ore intercettando delle strutture (scuole, Enti, studi privati) del proprio terri- torio. Ciò si sposa con il profilo professionale che abbiamo in mente: il consulente pedagogico si muove nel proprio territorio senza aspettare un “annuncio di lavoro” che non potrà mai arrivare proprio per la natura professionale di questo ruolo. La nostra organizzazione favorisce e supporta questo processo. La tesi finale dovrà prevalentemente essere una relazione che rielabori la propria esperienza di tirocinio. Nel caso lo stu- dente non abbia invece per propria scelta svolto il tirocinio, la tesi finale sarà costituita da un approfondimen- to su un tema trattato all’interno del Master.

È la figura del “consulente pedagogico” a non essere “riconosciuta” in quanto altrimenti vi sarebbe un Esame di Stato e un Albo Statale. Pertanto non si pone la questione del “riconoscimento” del nostro Master. La no- stra società di formazione considera il Master in “Consulenza di Pedagogia Giuridica, Familiare e Scolastica” un laboratorio pratico per acquisire strumenti concreti di lavoro al fine di svolgere legittimamente questa pro- fessione definita dalla Legge 4 del 14 gennaio 2013 “professione non organizzata in Ordini o Collegi”. Avremmo potuto accreditare il Master per l’utilizzo della “Carta Docente” ma i costi dell’accreditamento avrebbero determinato un aumento dei costi proporzionale e alla fine il costo del Master sarebbe stato il me- desimo (per il docente ma non per gli altri professionisti che non dispongono della Carta Docente). In ogni caso, alcuni bandi di concorso (esempio: Giudici Onorari) attribuiscono punteggio alla propria formazione personale, all’interno della quale acquisisce pieno titolo il nostro Master. Il nostro Master non abilita al ruolo di “pedagogista”, per il quale è necessario soddisfare i requisiti della Legge 205/2017 (Vanna Iori). Per chi soddisfa tali requisiti verrà rilasciato un attestato di partecipazione indicante la dicitura “educatore/pedagogi- sta con specializzazione nella consulenza di pedagogia familiare, giuridica e scolastica”. Infine, se si appar- tiene ad un’altra associazione di categoria diversa dall’AINSPED, è possibile chiedere la convalida dei crediti liberi alla stessa.

È una scelta strategica della nostra società di formazione. Il costo del Master ha esclusivamente l’obiettivo di retribuire i docenti (i quali possiedono una pluriennale esperienza sul campo) e di coprire i costi d’affitto della sala conferenze. Abbiamo fatto questa scelta organizzativa per rendere il Master accessibile a tutti, salvaguardando la qualità dell’offerta formativa. Insomma: pochi effetti speciali e molta sostanza. Spesso i nostri studenti affermano di aver frequentato Master costosissimi che tuttavia non hanno fornito strumenti concreti di lavoro, lasciando la sensazione di essere ancora al “punto di partenza”.