I media hanno un ruolo importante nella società. I media possono influenzare il linguaggio, decidere i temi da portare all’attenzione delle persone, proporre narrazioni che cambiano la realtà, fornire una rappresentazione della realtà sociale, dotare il pubblico di “frame” (di quadri, finestre, punti di vista) sulla società.

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Questo non significa che i media, specie quelli di massa, siano onnipotenti. E che quindi in ogni circostanza possano decidere di farci agire in un modo o nell’altro. Vi è di certo una loro azione che contribuisce a forgiare un determinato tipo di cultura. Si pensi a come il ventennio del berlusconismo abbia diffuso l’idea che flessibile, precario, liberista è bello. Salvo poi accorgersi che può essere di certo bello il liberismo, la flessibilità e l’evitare come la peste il lavoro fisso… ma non in tutte le condizioni, e non per tutte le persone.

Proprio il ruolo dei media ha portato il direttore del Centro Studi Interculturali dell’Università degli Studi di Verona, Agostino Portera, ordinario di Pedagogia Interculturale, ad affidare a Maurizio Conte – autore dell’articolo –  il ruolo, a fine anni novanta, di studio della comunicazione interculturale applicata ai media.

Frutto di quell’incarico è stato, nel 2008, il gruppo di giovani laureate e laureati che lo hanno aiutato a fare ricerca: con le loro tesi, con i loro lavori dopo la tesi, con le attività di studio e approfondimento. Fino ad arrivare, qualche anno fa, a costituire un’associazione culturale – stretta emanazione del Centro Studi Interculturali – che ha ereditato il nome da quel gruppo originario: ProsMedia. Ovvero, l’andare oltre i media, per capirli e usarli al meglio.

“Siamo un gruppo di professionisti/e che ambisce a diventare un punto di riferimento per la formazione su tematiche relative alla comunicazione, al giornalismo interculturale e all’educazione ai media”, spiega Cristina Martini, presidente dell’Associazione culturale ProsMedia.

Nell’ambito delle attività del Centro Studi Interculturali, ProsMedia è impegnata a contrastare stereotipi e pregiudizi. Lo fa attraverso interventi volti alla sensibilizzazione e all’inclusione culturale e sociale contro ogni discriminazione: di genere, appartenenza religiosa, culturale, politica, sociale.

ProsMedia promuove poi atteggiamenti positivi nei confronti della scuola e dell’istruzione attraverso attività originali e innovative nell’ambito della pedagogia interculturale. Contrasta la violenza di genere, il bullismo e cyberbullismo e l’hate speech. Sensibilizza all’uso consapevole della Rete e degli strumenti digitali. Implementa nuovi approcci interculturali al linguaggio giornalistico attraverso la formazione, strumenti innovativi e buone pratiche. 

ProsMedia, inoltre, sperimenta nuovi metodi e strumenti per l’analisi dei media e per la divulgazione scientifica, ad esempio con il giornalismo investigativo e il giornalismo scientifico.

L’attività di ProsMedia ha poi una ricaduta anche su alcuni dei contenuti del Master in Intercultural Competence and Management, mediazione interculturale, comunicazione interculturale e gestione dei conflitti. Il Master, diretto dal professor Portera, è organizzato dal Centro Studi Interculturali e mira a formare professionisti in grado di cogliere le opportunità e di fronteggiare i rischi di una società complessa, multiculturale, caratterizzata dai flussi migratori e dall’internazionalizzazione delle imprese e delle comunità.

La media education, la ricerca sui media, l’impegno sul fronte della rappresentazione della violenza di genere sui mezzi di comunicazione, il giornalismo interculturale, il tema della rappresentazione nei media del crimine e della giustizia. Sono solo alcuni dei terreni fertili su cui è impegnata ProsMedia, sia con l’attività di ricerca che con quella di formazione.

Proprio la ricerca e l’impegno professionale – come comunicatori, giornalisti, digital manager, videomaker, formatori – che caratterizzano ProsMedia si profondono poi nelle attività del Centro Studi Interculturali. Un centro che ha una radice nella Pedagogia e che è impegnato sul fronte della ricerca e dell’alta formazione in ambito pedagogico interculturale, didattico. Ma impegnato anche sui fronti dell’insegnamento dell’Italiano come seconda lingua, della comunicazione interculturale in azienda e della gestione dei conflitti e mediazione interculturale in ambito sociale, sanitario e giuridico.

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Maurizio Corte
Docente di Giornalismo Interculturale e Media Relations nel Master in “Intercultural Competence and Management – Mediazione interculturale, comunicazione e gestione dei conflitti”

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